Ovvero se non riuscisse a garantire quelle 'rinegoziazioni' del rapporto di Londra con Bruxelles alla base della sua promessa di tenere un referendum entro il 2017 con cui i britannici possano decidere se restare o lasciare l'Unione. Il premier britannico, si nota, ha sempre sottolineato la volonta' di restare in una ''Ue riformata'', determinato a 'portare a casa' i cambiamenti necessari nel rapporto con le istituzioni europee. Adesso pero' che l'allarme e' alto per due defezioni di esponenti Tory verso l'Ukip dell'euroscettico Nigel Farage. e nel timore che ve ne possano essere altre, ogni parola viene analizzata al microscopio: ''Se pensassi che non fosse nell'interesse della Gran Bretagna essere nell'Unione europea non sosterrei che bisogna rimanere'', e' la frase pronunciata da Camaron in un'intervista alla Bbc.
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