BRUXELLES - Una serie di scatti per raccontare gli ultimi sette anni della cooperazione dell'Unione europea con i 16 Paesi partner a Est e a Sud. Questo il tema della mostra fotografica "Volti dei vicini", promossa dalla Commissione europea in collaborazione con il Consiglio e la presidenza di turno italiana dell'Ue. L'esposizione di foto AFP e EPA, organizzata dallo 'EU Neighbourhood Info Centre', lo 'sportello informativo' realizzato da Action Global Communications in collaborazione con le agenzie ANSA e CNA, verrà presentata il 30 settembre a all'Info Point Europa di Bruxelles situato a pochi passi dalle sedi della Commissione e del Consiglio Ue.
Dalla Bielorussia al Marocco, sono centinaia i progetti realizzati per costruire un ponte fra l'Europa e i suoi vicini e creare un'area di stabilità e un'integrazione a livello regionale. A promuoverli, nel periodo dal 2007 al 2013, lo strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI), per cui l'Unione europea ha stanziato 13 miliardi e 400 milioni di euro.
In sette anni tante cose sono cambiate, a partire dalla creazione di una partnership 'ad hoc' con i vicini dell'Est nel 2009, il primo passo verso la firma degli accordi di associazione con Ucraina, Moldavia e Georgia nel 2014. Un'altra tappa chiave che ha portato l'Ue a rinnovare la sua "politica di vicinato" è stata la primavera araba. Dopo il 2011 Bruxelles ha introdotto un approccio più 'diversificato' e un principio: ai Paesi che intraprendono le riforme verso la democrazia devono andare più aiuti. Dal sostegno alla società civile, alle amministrazioni, passando per progetti dedicati ad ambiente, trasporti, energia, fino alla ricerca e agli scambi fra studenti, a tirare un bilancio di tante attività con i 16 Paesi partner fra 2007 e 2013 ci sarà anche un rapporto che sarà lanciato in occasione dell'inaugurazione della mostra.
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