Il prossimo vertice del G20 in
programma a Cairns, in Australia, affronti il problema della
corruzione mondiale. Una piaga che se debellata potrebbe salvare
la vita a 3,6 milioni di persone. Lo chiede 'ONE',
un'organizzazione fondata anni fa da Bono Vox degli U2 che si
batte contro la povertà nel mondo, rivolgendosi direttamente al
ministro per l'Economia Piercarlo Padoan e ai suoi colleghi dei
20 paesi più industrializzati al mondo.
Dall'ultimo rapporto di questa organizzazione dal titolo
'The Trillion Dollar Scandal', emerge che ogni anno non meno di
mille miliardi di dollari vengono dirottati dai paesi in via di
sviluppo mediante varie forme di corruzione, fra cui la
sottoscrizione di contratti ambigui per lo sfruttamento delle
risorse naturali, il ricorso a società fantasma, il riciclaggio
di denaro e l'evasione fiscale. Sempre secondo questo studio, se
si attuassero specifiche politiche volte a migliorare la
trasparenza e a combattere la corruzione si potrebbero limitare
significativamente le ingenti perdite finanziarie che gravano
sui paesi in via di sviluppo. "ONE chiede al ministro Padoan -
scrive Tamira Gunzburg, direttore ad interim di ONE a Bruxelles
- di dimostrare la sua leadership alla riunione del Ministro
delle Finanze del G20, affrontando la questione della corruzione
mondiale. Secondo le nostre stime si può evitare la morte di
almeno 3.6 milioni di persone ogni anno nei paesi più poveri del
mondo adottando azioni concrete per porre fine alla segretezza
che permette alla corruzione e alla criminalità di prosperare.
In altre parole - conclude Gunzburg - il ministro dell'Economia
italiano ha il potere di salvare milioni di vite. Se si
riuscisse a porre fine a questo scandalo, con i fondi
recuperati, solo nell'Africa subsahariana si potrebbe istruire
10 milioni di bambini all'anno, pagare mezzo milione di
insegnanti elementari in più, fornire farmaci antiretrovirali a
oltre 11 milioni di persone affette da Hiv, infine acquistare
quasi 165 milioni di vaccini".
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