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Garanzia giovani, raffica di critiche dall'Europarlamento

Garanzia giovani, raffica di critiche dall'Europarlamento

Finanziamenti inadeguati, sprechi e tropp austerità

18 settembre 2014, 18:47

Redazione ANSA

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(ANSA) STRASBURGO, 18 SETT - Inadeguatezza dei finanziamenti, sprechi, inefficienza ed influenza negativa del perdurare delle politiche di austerità. Non sono mancate le polemiche da parte degli eurodeputati in occasione del dibattito sulla Garanzia Giovani al Parlamento europeo alla presenza del sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova, in rappresentanza della presidenza italiana del Consiglio Ue, e del Commissario Ue al lavoro László Andor. "La dotazione finanziaria non è sufficiente. Per avere un impatto reale, queste iniziative devono diventare misure strutturali a sostegno dell'occupazione dei giovani", ha detto al Commissario Andor, Brando Maria Benifei (Pd), che ha poi ricordato che "sono state le politiche di austerità di cui Angela Merkel è campionessa ad impedire di agire più incisivamente contro la disoccupazione giovanile". Dubbi anche sull'utilizzo di queste risorse, come ha affermato Alessandra Mussolini (FI), che ha parlato di "pochissime domande, poche offerte di lavoro e il 90 per cento delle quali a tempo determinato" e ha denunciato alcuni problemi procedurali. "Quando uno aderisce al progetto giovani, se lavora solo per poche ore in un giorno perde il diritto all'accesso, tanto che così se lo possono permettere solo i giovani che stanno a casa e che vengono sostenuti dai genitori". Isabella Adinolfi (M5S) ha puntato il dito direttamente contro la nuova Commissione Juncker, dove "la gioventù non avrà alcun ruolo di preminenza tra le vicepresidenze". Mara Bizzotto (Ln) ha criticato le sanzioni imposte alla Russia e il conseguente embargo alle importazioni europee: "Così i tanti giovani agricoltori che avevano sperato nel mercato russo si trovano a rischiare il posto di lavoro". Dal canto suo Silvia Costa (Pd), presidente della commissione cultura e gioventù, ha cercato di difendere quanto fatto dall'Italia, "uno dei primi paesi ad adottare la garanzia giovani e anche ad averla innalzata a ventinove anni", ma ha invitato la Commissione a lavorare sì sulle politiche del lavoro "ma anche sulle politiche contro la dispersione scolastica, per una qualità migliore dei servizi del sistema duale, dei servizi dei sistemi scolastici e professionali e tecnici e sulle altre competenze". (ANSA)

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