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Debiti P.A: Commissione Ue apprezza grandi sforzi governo

Debiti P.A: Commissione Ue apprezza grandi sforzi governo

Incontro Nelli Feroci-Gozi, avviato confronto che fa ben sperare

BRUXELLES, 28 luglio 2014, 19:01

Redazione ANSA

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Debiti P.A: Commissione Ue apprezza grandi sforzi governo - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Bruxelles apprezza i grandi sforzi che il governo sta facendo per ripagare i debiti della Pubblica amministrazione alle imprese: un punto che resta una priorità assoluta per l'esecutivo Renzi. E' quanto emerso durante la riunione sulla procedura d'infrazione aperta ai danni dell'Italia sui ritardi dei pagamenti alla quale hanno partecipato il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi e il commissario Ue all'Industria Ferdinando Nelli Feroci.


"Nei nostri colloqui - ha spiegato Gozi - stiamo registrando un dialogo costruttivo su come il governo sta affrontando e cercando di risolvere questo problema: ancora più che per ragioni giuridiche, ritengo immorale non pagare i propri debiti alle imprese. E con la Commissione s'e' instaurato un confronto proficuo che lascia ben sperare" sugli sviluppi della procedura d'infrazione.


Da settimane il governo è impegnato a risolvere il tema attuando la direttiva e grazie a uno sforzo enorme pagare ogni debito. Com'è noto - aggiunge Gozi - il pagamento degli arretrati non è oggetto di questa infrazione, tuttavia porvi rimedio assume un grande valore, un test per verificare la nostra serietà. E stiamo facendo di tutto per non avere più ritardi, grazie a uno sforzo comune, governo, imprese e enti locali".


Molto ottimista Nelli Feroci. Il confronto con la Commissione "sta andando molto bene, c'e' un dialogo costruttivo e l'enorme apprezzamento di quanto il governo sta facendo su questo fronte.


Da ricordare quanto ha già sostenuto il commissario Olli Rehn con una lettera nel 2013, e cioè che questi sforzi avranno un effetto mitigante nel momento in cui sarà valutato il nostro debito pubblico". Dal canto suo l'ex commissario Ue all'industria Antonio Tajani, promotore dell'apertura della procedura d'infrazione, ha constatato "con piacere" che l'iniziativa "che ho voluto lanciare il 18 giugno scorso è servita allo scopo. Finalmente il governo italiano riconosce che la vergogna dei ritardi pagamento nel nostro Paese esiste e corre a Bruxelles per aprire un dialogo".


"Ricordo che solo qualche mese fa - aggiunge - lo stesso governo incredibilmente chiedeva alla Commissione, in documenti ufficiali, di provare l'esistenza di un problema 'ritardi di pagamento' in Italia. Oggi da Bruxelles arrivano parole concilianti e di apertura da parte della Commissione europea.


Questo atteggiamento è un segno di un giusto approccio costruttivo ma è accettabile solo se alle parole seguiranno rapidamente i fatti. "Le imprese - sottolinea Tajani, ora vicepresidente del Parlamento europeo - sono stanche di parole, ne hanno sentite sin troppe negli ultimi mesi, ora vogliono misure concrete. Il protocollo di intesa firmato lo scorso 21 luglio tra Governo, Abi, imprese e Cassa depositi e prestiti è una dichiarazione di tipo politico che ha bisogno ora di attuazione, se no è come se non esistesse. Vigilerò quindi - conclude - affinché la Commissione faccia fino in fondo il suo lavoro e prosegua nella procedura d'infrazione sino a che l'Italia non rispetterà il pagamento entro i 30 giorni applicando la direttiva europea sui ritardi di pagamento".

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