Secondo lo studio, il deficit della corretta trasposizione delle direttive nei 28 Paesi è rimasto fermo a 0,7%, con l'Italia che raggiunge il suo miglior risultato di sempre (0,7%), dimezzando i suoi arretrati in un anno. Solo cinque Stati restano sopra l'1% di mancata trasposizione.
Bruxelles ha poi esaminato le performance sugli appalti pubblici: tasso di partecipanti, accessibilità ai bandi, efficienza delle procedure di appalto. L'Italia è tra le peggiori, con Grecia e Cipro, perché insoddisfacente in tutti e tre i parametri. Le migliori performance sono state registrate invece in Svezia, Lussemburgo e Finlandia.
Per quanto riguarda le procedure d'infrazione, l'Italia resta il Paese con il più alto numeri di casi aperti. Tra i settori dove è meno in regola: appalti pubblici (6 casi), tassazione indiretta, giustizia e gestione rifiuti (5 casi ognuno).
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