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Bloccate dagli eurodeputati
tedeschi le 24 petizioni presentate al Parlamento Ue contro lo
Jugendamt, l'ufficio tedesco che in caso di divorzio di una
coppia lega i figli di questa al territorio tedesco, non avranno
più corso in questa legislatura ormai alla fine.
"Evidentemente c'è qualcuno che vuole che lo Jugendamt
permetta ancora di avere il diritto di rapire i bambini,
costringendoli a vivere in uno solo dei paesi dei genitori", ha
denunciato oggi in conferenza stampa Cristiana Muscardini,
eurodeputata del gruppo dei Conservatori. Oggi il popolare
francese Philippe Boulland era riuscito ad inserire la questione
dello Jugendamt all'ordine del giorno della commissione
petizioni, ma poi non se n'è fatto nulla per il fuoco di
sbarramento dei deputati tedeschi ed austriaci.
"Come deputati Ue - ha affermato Boulland - non possiamo
restare insensibili, non possiamo classificare come non
ricevibili delle petizioni che toccano i diritti dei bambini e
della famiglia, speravamo di trovare il sostegno dei deputati
tedeschi per trovare della soluzioni comuni, ma non c'è stato
modo".
Chiusa la via della commissione petizioni, Niccolò Rinaldi
dell'Idv, presente alla conferenza stampa al pari di Roberta
Angelilli del Ncd, ha promesso di "valutare tutte le possibilità
a livello di procedure" oltre a puntare a coinvolgere i media
in un problema che tocca molte coppie in Europa.
