L'obiettivo è arrivare a un accordo con gli stati membri entro la fine del 2014, sotto la presidenza italiana dell'Ue. Con il testo approvato dalla commissione industria di Strasburgo con 30 voti favorevoli, 12 contrari e 14 astensioni, tra cui gli eurodeputati socialisti non soddisfatti dei provvedimenti sulla neutralità della rete, si fa un "grande passo avanti verso il consolidamento del mercato unico delle tlc", ha commentato la relatrice Pilar del Castillo (Ppe). Questo prevede, rispetto al testo presentato dalla Commissione Ue, un anticipo della fine dei sovraccosti del roaming, ma permette agli operatori di applicarli in alcuni casi eccezionali ed elimina il tetto ai prezzi delle chiamate internazionali. Le nuove norme impediscono alle società di tlc di bloccare o rallentare la connessione internet a servizi o applicazioni concorrenti, come per esempio Skype, mantenendo i propri servizi come video on demand purché non interferiscano con la velocità del collegamento degli altri consumatori. Per i socialisti, però, il testo non è sufficiente in quanto serve una "definizione più precisa dei 'servizi specializzati' perché non ci sia confusione con i servizi di accesso a internet per cui vogliamo un riferimento vincolante al principio della neutralità della rete", ha spiegato l'eurodeputata Catherine Trautmann.
Tra le altre misure incluse nel pacchetto, quelle relative all'assegnazione dello spettro radio, a cui gli europarlamentari hanno introdotto maggiore flessibilità per lo scambio e lo sfruttamento dei diritti, per cui viene chiesto un arco temporale di 25 anni di validità in modo da facilitare gli investimenti nel 4G e 5G.
"Questo voto è una grande notizia", ha commentato la commissaria Ue all'agenda digitale Neelie kroes, che ha parlato di uno "spirito cooperativo" con l'Europarlamento per "assicurare un settore delle tlc dinamico, sano e competitivo".
Dopo il voto finale dell'Aula di Strasburgo fissato per il 3 aprile, dovrà essere raggiunta un'intesa con gli stati membri.
La presidenza greca dell'Ue farà il punto della situazione al Consiglio Ue del 7 giugno, e sarà quindi la presidenza italiana a dover prendere in mano la situazione per cercare di chiudere entro fine anno. A negoziare, però, sarà il nuovo Europarlamento.
"Regole stringenti, come quelle avanzate oggi dal Parlamento europeo, sono una minaccia all'Internet" perché, e questa è "la cosa più preoccupante", "l'Internet europeo funzionerà in maniera completamente differente rispetto al resto del mondo".
E' l'allarme lanciato dal presidente dell'associazione delle telecom europee Etno, Luigi Gambardella, dopo il primo via libera da parte dell'Aula di Strasburgo al pacchetto tlc, che prevede una serie di norme specifiche per assicurare la neutralità della rete, che vanno a toccare le modalità di fornitura dei servizi specializzati offerti dalle società tlc.
"Tutte quelle imprese e organizzazioni che si affidano ai servizi specializzati, come il video-on-demand o la telemedicina, saranno toccate da queste norme - ha spiegato Gambardella avvertendo delle ripercussioni sul web nell'Ue - E' davvero quello che vogliamo?".
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