STRASBURGO - Entro due anni la 'carta' per esercitare la 'professione regolamentata' in qualsiasi paese europeo sarà realtà. La plenaria del Parlamento Ue ha approvato a stragrande maggioranza (596 sì, 37 no, 31 astenuti) la direttiva, che ha già l'accordo del Consiglio. Si applicherà direttamente alle 7 professioni già regolamentate in tutti i 28 paesi Ue (medici, infermiere, ostetriche, farmacisti, dentisti, veterinari e architetti) ma potrà essere estesa a tutte le altre 'professioni regolamentate'. Dopo l'approvazione formale da parte del Consiglio Ue e la pubblicazione della direttiva sulla Gazzetta Ufficiale, gli stati membri avranno due anni di tempo per recepirla nelle legislazioni nazionali.
Effetto principale della 'carta' europea sarà il fatto che chi vuole trasferirsi ad esercitare in un altro paese potrà compiere tutte le procedure di riconoscimento e abilitazione nel paese di origine. Secondo la relatrice parlamentare, la socialista francese Bernadette Vergnaud, la 'carta' "può essere un importante simbolo ed un vero strumento di cittadinanza europea" e può consentire di far superare l'ostacolo linguistico, particolarmente sensibile ad esempio in Belgio dove attualmente "ad una infermiera olandese viene impedito di lavorare nelle Fiandre perché non in grado di parlare francese".
In base a quanto previsto dalla direttiva, il personale medico e paramedico che abbia subito azioni disciplinari o condanne a sanzioni penali nel loro Paese d'origine sarà interdetto dall'esercitare la professione in tutti gli altri Stati membri dell'Ue. E' quanto stabilisce la direttiva sul mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali approvata oggi dall'Europarlamento. Entro tre giorni, l'adozione della sanzione adottata dall'autorità nazionale competente dovrà essere comunicata a tutti gli altri partner Ue.