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Rom: Consiglio d'Europa, cittadinanza a figli degli apolidi

In Italia sono 15 mila, bimbi rischiano sfruttamento

Redazione ANSA STRASBURGO

STRASBURGO - Tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono garantire la cittadinanza ai bambini che nascono sul loro territorio se questi rischiano di divenire apolidi. A chiederlo e' il Commissario dei diritti umani dell'organizzazione paneuropea, Nils Muiznieks, che inserisce l'Italia tra i paesi membri con il piu' alto numero di apolidi.

 

In Italia si tratta di circa 15 mila Rom arrivati dall'ex Iugoslavia. ''Quello delle persone apolidi e' un fenomeno che non sta scomparendo, ma e' una condizione che viene trasmessa di generazione in generazione'' osserva il Commissario che sottolinea come nel caso dei bambini l'essere apolidi li esponga a un rischio maggiore di gravi violazioni dei diritti come il traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale e adozioni illegali.

 

Per questo Muiznieks, ricordando che tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa hanno ratificato la Convenzione sui diritti del bambino delle Nazioni Unite che stabilisce che tutti i bambini hanno diritto alla cittadinanza, chiede ai governi di agire in tal senso, per esempio riconoscendola automaticamente a quelli nati sul loro territorio.

 

         

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