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Ue: bilancio 2014-2020; fonti, accordo solo se c'e' miracolo

Posizioni molte lontane su tutto, ma Van Rompuy determinato

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 16 NOV - La proposta Van Rompuy con 80 miliardi di tagli nel bilancio pluriennale 2014-2020 scontenta non solo Italia e Francia ma tutti i 27, compresa (''almeno come posizione negoziale'') Berlino, che viene considerata ''ispiratrice'' del testo, e Londra, che vorrebbe tagli per 100 miliardi. Lo riferiscono fonti europee, secondo le quali solo ''un miracolo, che pure e' sempre possibile'', potrebbe favorire un accordo tra schieramenti ''molto lontani su tutto'' nel prossimo Vertice Ue.

In queste ore il presidente permanente del Consiglio Europeo viene descritto come determinato ''a fare tutto il possibile ed anche l'impossibile'' per evitare un fallimento del Consiglio Europeo della prossima settimana. Fallimento che avrebbe valenza politica e di immagine per la Ue, ma non pratica. ''Non sarebbe una tragedia'' uno slittamento a febbraio, dicono le fonti.

Il Consiglio Europeo comincera' attorno alle 20 di giovedi' prossimo. Dalla mattina Van Rompuy e Barroso avranno bilaterali con tutti i 27 (quello con Monti attorno alle 16). La presidenza del Consiglio da oltre un mese parla di andare avanti a oltranza. Secondo le fonti potrebbe pero' anche chiudersi venerdi', se si constatasse l'assoluta inconciliabilita' delle posizioni tra il trio di 'ultrarigoristi' (Gran Bretagna, Svezia e Olanda), i ''contribuenti netti ragionevoli'' come la Germania, gli ''insoddisfatti'' come Italia Francia e Spagna ed i ''molto insoddisfatti'' come i 15 'Amici della coesione' (i beneficiari netti guidati da Polonia e Portogallo).

Finito ieri il lavoro degli 'sherpa', gia' lunedi' sera Van Rompuy incontrera' a cena i ministri degli affari europei, che martedi' si riuniranno nel Consiglio Affari Generali con la sua proposta sul tavolo. E' dato per improbabile ma non escluso che possa essere preparato un nuovo testo prima del vertice. Obiettivo finale, in una situazione descritta 'loose-loose', di perdita per tutti, sara' quello di rientrare in un livello di contributo nazionale ''sostenibile''. Chiavi del negoziato: la posizione di David Cameron (fallimento certo se si dira' ''vincolato dalla mozione parlamentare'' che non ammette aumenti) e la gestione degli 'sconti' sui contributi (quello britannico, intoccabile perche' sancito dai Trattati, ed il rinnovo di quelli ottenuti nel 2004 da Germania, Olanda e Svezia, che decadrebbero a fine 2013). Van Rompuy ha proposto che il costo dei 'rebate' venga distribuito tra tutti i 27, alleviando il peso per Italia e Francia. Che, se non saranno accontentate su politica agricola e fondi di coesione, potrebbero bloccare tutto chiedendo anch'esse uno sconto. (ANSA).

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