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Serbia: Schulz, riconoscimento Kosovo condizione adesione Ue

Chiaro in prospettiva a lungo termine, anche per Stati membri

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 04 SET - ''A lungo termine e' chiaro che il riconoscimento fra Serbia e Kosovo e' una precondizione per entrare nell'Unione europea''. Questa la posizione netta lanciata oggi dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, dopo il colloquio con il premier serbo, Ivica Dacic, a Bruxelles.

''Ai nostri occhi - ha spiegato Schulz, che ha discusso con Dacic insieme al presidente della delegazione dell'Europarlamento per le relazioni con la Serbia, Eduard Kukan - uno sviluppo pacifico delle relazioni fra Serbia e Kosovo deve terminare con un riconoscimento reciproco''. Per arrivare al riconoscimento reciproco fra Pristina e Belgrado ''siamo ben consci - ha proseguito Schulz - che c'e' molto lavoro e ci sono molti ostacoli davanti''. Senza entrare in dettagli che spettano alle diplomazie, ''lo scopo per il Parlamento europeo - ha precisato Schulz - e' che la Serbia entri nell'Ue e risponda ai criteri, ed e' chiaro che relazioni pacifiche e sostenibili fra i due paesi e' il nostro obiettivo, difficile da raggiungere adesso, ma non impossibile''.

Schulz non risparmia una critica anche per gli Stati membri: una delle difficolta' infatti e' che all'interno della stessa Ue ci sono cinque paesi che non riconoscono Pristina (Spagna, Slovacchia, Romania, Grecia e Cipro, ndr) quindi ''non solo chiediamo alla Serbia di riconoscere il Kosovo - ha affermato il presidente dell'Europarlamento - ma dobbiamo fare anche noi il nostro lavoro nell'Ue''. Nel frattempo ''quello che sottolineiamo oggi - ha concluso Schulz - e' che al di la' delle necessita' diplomatiche dobbiamo assicurare la pace e non la violenza: questo e' l'obiettivo numero uno''. (ANSA)
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