(ANSA) - BRUXELLES, 4 APR - L'Italia e' stato uno dei Paesi Ocse che ha maggiormente aumentato il proprio volume di aiuti economici allo sviluppo nel 2011, con un incremento del 33% a tassi di cambio costanti, da 2,996 miliardi di dollari netti a 3,987 miliardi. Lo riferisce l'organizzazione parigina. La crescita, precisa l'Ocse, e' stato principalmente legato ''a un aumento degli accordi di cancellazione del debito, insieme a un'impennata degli arrivi di rifugiati dal Nordafrica''. Il nostro Paese resta ciononostante quartultimo nella graduatoria sul rapporto tra volume di aiuti erogato e reddito nazionale lordo (Rnl), con lo 0,19%, inferiore alla media (0,31%). Alle sue spalle, nell'ordine, il Giappone (0,18%), la Corea (0,12%) e la Grecia (0,11%), che con la crisi del debito sovrano ha visto il suo volume di aiuti crollare del 39,3%. In testa alla classifica si collocano invece la Svezia e la Norvegia, con un rapporto aiuto/Gnl rispettivamente dell'1,02% e 1%, e il Lussemburgo (0,99%). Complessivamente, gli aiuti allo sviluppo erogati dai 24 Paesi Ocse aderenti al Comitato di assistenza allo sviluppo (Dac) nel 2011 sono calati del 2,7% rispetto all'anno precedente, a 125,066 miliardi di dollari, dopo diversi anni di aumento lento ma costante. Quelli delle istituzioni europee sono calati del 6,4%, a 11,87 miliardi, e quelli dei Paesi del G7 dello 0,9% a 87,724 miliardi. (ANSA)