Le famiglie italiane sono le
seconde in Europa per la spesa più bassa destinata agli
alcolici, con lo 0,9% a pari merito con la Grecia, superate solo
da quelle spagnole con 0,8%. Sono invece i Paesi baltici e
dell'Est quelli che spendono di più in consumi tra i 28 per le
bevande alcoliche, con l'Estonia prima con 5,2%, seguita da
Lettonia (4,9%) e Lituania (4%), e poi a seguire Polonia (3,5%),
Repubblica ceca (3,3%) e Ungheria (3%). E' quanto emerge dai
dati Eurostat per il 2017. I tedeschi si situano nella parte
bassa della classifica, vicino agli italiani, con 1,4% insieme
ad austriaci e portoghesi. I francesi, invece, sono in posizione
intermedia, con 1,8%. La spesa delle famiglie d'Italia è rimasta
invariata nell'arco dell'ultimo decennio (0,9% anche nel 2007),
sostanzialmente in linea con la media Ue che ha visto solo un
leggerissimo aumento dello 0,1%, dall'1,5% all'1,6%. Grecia e
Spagna hanno anche loro registrato una crescita simile
(rispettivamente +0,2% e +0,1%). Ugualmente stabile la spesa dei
tedeschi, mentre i francesi marcano un +0,2%. I Paesi che
nell'arco degli ultimi dieci anni hanno segnato gli aumenti
maggiori sono la Romania (+0,4%, da 2,3% a 2,7%) e il Portogallo
(+0,3%, da 1,1% a 1,4%). Al contrario, c'è stato un netto calo
di spesa in alcolici per le famiglie bulgare (-1,3%, da 3% da
1,7%), lituane (-0,7%, da 4,7% a 4%) e finlandesi (-0,5%, da
3,3% a 2,8%). Nel complesso, nel 2017 gli europei hanno
'investito' in media l'1,6% della loro spesa per i consumi in
alcolici, per un totale di oltre 310 miliardi di euro
equivalenti allo 0,9% del pil Ue e a oltre 300 euro per
abitante. Queste cifre non includono, però, le bevande alcoliche
consumate in ristoranti e hotel.(ANSA)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA