L'importante battaglia che da
anni sta portando avanti l'Italia in favore dell'indicazione
dell'origine dei prodotti alimentari potrebbe essere vinta
grazie alla decisiva spinta dei cittadini europei. La
Commissione Ue ha infatti deciso oggi di dare luce verde alla
raccolta delle firme a sostegno di un'iniziativa dei cittadini
europei dal titolo 'Eat original! Unmask your food', 'Mangia
originale, smaschera il tuo cibo'.
L'obiettivo degli organizzatori, è ''imporre dichiarazioni di
origine obbligatorie sui prodotti alimentari in modo di
prevenire le frodi, tutelare la salute pubblica e garantire il
diritto all'informazione dei consumatori''.
Indirettamente questo significhera' anche proteggere i
produttori europei riconoscendo loro gli alti standard di
qualita' delle loro produzioni rispetto a quelle importate da
Paesi terzi, che spesso solo all'apparenza sono simili.
Per avere voce in capitolo, gli organizzatori dovranno
raccogliere nel corso di un anno - a partire dal prossimo 2
ottobre - un milione di firme in almeno sette Stati membri. Se
la quota sarà raggiunta, spetterà poi alla Commissione Ue dare o
di non dare seguito alla richiesta: in entrambi i casi dovrà
giustificare la sua decisione.
Secondo gli organizzatori si tratta di un'occasione unica per
cercare di realizzare un obiettivo che non e' stato ancora
completamente raggiunto. Anche se molti passi avanti sono stati
fatti, come la decisione Ue del 2013 - a cui si e' giunti grazie
anche al grande impegno del Parlamento europeo - di introdurre
una nuova etichetta sull'origine o sulla provenienza di carni
fresche, refrigerate o congelate, di maiale, pecora, capra e
pollame oltre a quella gia' in vigore per la carne di manzo.
E' dal 2012 che i cittadini europei, con il Trattato di
Lisbona, possono influire sulle decisioni dell'Europa,
consultando online il 'Registro ufficiale sul diritto di
iniziativa dei cittadini europei'.
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