"La soluzione - ha indicato De Castro - è scindere le procedure sulla base della rilevanza commerciale del prodotto, creando un doppio binario: nazionale ed europeo. Cosi' per l'Asparago di Badoere Igp, come per la Confettura di Amarene brusche di Modena e tanti altri, il cui mercato è soprattutto regionale e nazionale, le decisioni farebbero capo allo Stato membro, tenendo informata Bruxelles. Mentre per le eccellenze che hanno una rilevanza internazionale - dal Grana Padano Dop (1,29 miliardi di fatturato) al Parmigiano Reggiano Dop (1,12 mld), dal Prosciutto di Parma (816 milioni) al Bresaola della Valtellina (220 mil), le procedure rimarrebbero di competenza di Bruxelles''. ''Oggi una modifica del disciplinare può anche prendere anni - ha concluso De Castro - mentre gli operatori hanno bisogno di decisioni veloci per raccogliere le sfide del mercato che significano anche garanzia di lavoro". (ANSA)
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