"Anche se solo per cinque anni, oggi si è persa l'occasione di sbarazzarsi di una sostanza pericolosa", si legge in una nota diffusa da Friends of the Earth, mentre l'associazione Heal sottolinea che "il prezzo sarà pagato dalle future generazioni".
Di avviso opposto sono il Copa e la Cogeca, che rappresentano le organizzazioni agricole e delle cooperative europee. Le organizzazioni si "rammaricano" che l'autorizzazione non sia stata rilascia per 15 anni, come da prassi, e che "l'Ue non abbia seguito le proprie agenzie per la valutazione del rischio" (Efsa e Echa). "Nonostante le schiaccianti prove scientifiche", commenta Ecpa, che rappresenta l'industria chimica, la licenza sarà "solo per un periodo di 5 anni".
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