Ad oggi lo scandalo delle uova
contaminate al fipronil "non ha avuto un impatto negativo sul
mercato e sui prezzi Ue delle carni di pollame o delle uova". Lo
ha detto il commissario all'agricoltura Phil Hogan a margine del
Consiglio informale agricoltura a Tallin. Questa circostanza
riduce al minimo le possibilità di un intervento Ue per
indennizzare gli allevatori che hanno dovuto sospendere le
attività a causa della contaminazione, ma "non esclude l'ipotesi
- ha concluso Hogan - di valutare proposte da parte dei singoli
governi di utilizzare gli aiuti di Stato".
"Le sanzioni sono per i criminali, non per i paesi membri
dell'Ue". Così il commissario Ue alla salute Vytenis
Andriukaitis ha risposto, a margine del consiglio informale
agricoltura di Tallin, a chi gli chiedeva se la Commissione Ue
fosse intenzionata ad applicare sanzioni a paesi come Belgio o
Olanda, che si palleggiano la responsabilità di non aver
notificato tempestivamente il problema delle uova al fipronil
all'esecutivo e agli altri stati Ue.
Alla prima occasione di confronto Ue a livello ministeriale
Andriukaitis ha insistito sulla causa tecnica dello scandalo e
sulla necessità di "armonizzare il sistema di cooperazione
bilaterale sulle frodi (che il Belgio aveva utilizzato nei primi
giorni di giugno per chiedere informazioni all'Olanda sui casi
sospetti, ndr) e il sistema di allerta rapido per alimenti e
mangimi", che è quello che presuppone azioni tempestive e
coordinate da parte della Commissione e dei paesi coinvolti.
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