ROMA - "Non mi sbilancio in cifre" ma "per il raggiungimento degli obiettivi di spesa dei fondi di coesione territoriale rispetto alle previsioni preoccupanti di ottobre" quando "il ministro Lezzi ha stimato che il rischio di disimpegno e quindi di perdita di risorse era compreso tra 650 e 750 milioni di euro, abbiamo fatto dei grandissimi passi in avanti, c'è stato un recupero". Per questo "sono fiducioso che l'Italia riesca sempre a fare uno scatto di reni finale" e quindi "di riuscire a non perdere risorse sul bilancio dell'Unione europea". Così Antonio Caponetto, direttore generale Agenzia per la coesione territoriale in merito alla prima verifica, il prossimo 31 dicembre, del rispetto degli obiettivi di spesa che riguardano i programmi europei del ciclo 2014-20, nel corso di un seminario di Agronetwork presso Confagricoltura.
"L'Italia ha un ritardo di attuazione, - spiega Caponetto - e ancora a ottobre a livello della spesa era ancora inferiore a quello che avrebbe dovuto essere, anche rispetto agli altri paesi europei, una spesa che va certificata e quindi sottoposta a controlli e procedure amministrative per essere rendicontata". "Abbiamo fatto dei grandissimi passi in avanti" prosegue, ma "ripeto non mi sento di sbilanciarmi con cifre, anche perché è una operazione alla stretta finale". Caponetto infine sottolinea: "ll fatto che non si spendano i fondi Ue, è un luogo comune a cui si fa ricorso spesso, un problema che c'è, ma riguarda il sistema Paese e il ritardo generale che ha nell'utilizzo dei fondi, ma si evidenzia di più perché i fondi di coesione territoriale sono più monitorati degli altri, poiché ogni 31 dicembre per il non utilizzo si rischiano di pagare anche delle sanzioni". "La sfida - conclude - non è accelerare la spesa dei fondi di coesione Ue, ma quella di accelerare la spesa di tutti gli altri fondi".
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