BARI - "Sono qui per rendere consapevoli i cittadini su quanti fondi abbiamo investito in Italia e nel Mezzogiorno. Penso davvero che non sia normale ed equo avere euro-parametri secondo i quali l'Italia appare ultima nella consapevolezza delle persone su cosa stanno facendo i fondi, perché non è un Paese in cui non investiamo. L'Italia è un contributore netto, ma è anche il secondo grande beneficiario". Lo ha detto Corina Cretu, commissaria europea alla politica urbana e regionale, a margine del festival Urbact dell'Anci che si tiene a Bari sulle buone pratiche dei Comuni.
La commissaria Cretu ha incontrato a Bari il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. "Una delle questioni che vorrei sollevare con il ministro - ha detto Cretu prima dell'appuntamento - riguarda la visibilità. Abbiamo investito qui per anni, per decenni, ma nelle nostre statistiche in euro-parametri le persone non sono consapevoli quando i soldi vanno negli ospedali, o quando vanno alle scuole, o in un posto come questo (il teatro Margherita, dove si tengono alcuni eventi di Urbact, ndr). Penso che sia un peccato - ha continuato Cretu - perché distrugge la nostra credibilità e fiducia quando non comunichiamo cosa stiamo facendo". La commissaria Ue ha detto che avrebbe sottoposto al ministro anche la questione "del fondo di solidarietà, di come abbiano speso (i fondi, ndr) dopo il terremoto. Sapete bene - ha spiegato - che la Commissione insieme al Consiglio e al Parlamento europeo ha fatto un grande sforzo per aiutare l'Italia e vorremmo vedere come sono stati spesi i quasi 2 miliardi di euro che le abbiamo dato". Cretu ha infine auspicato che l'Italia "nonostante il duro lavoro che deve fare, sia in grado di spendere i fondi europei per evitare di perderli", e si tratta di "quasi due miliardi di euro entro la fine dell'anno, che è molto. Quindi dobbiamo avere un processo di accelerazione. Spero - ha concluso - che insieme faremo una lista delle cose più urgenti che dovrebbero essere fatte".