La problematica principale - spiegano - riguarda l'esclusione della cooperazione transfrontaliera marittima nell'ambito della componente 1 con rischio in vari settori, in particolare per quanto riguarda le Pmi, la sicurezza marittima, e la protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali".
Secondo i due eurodeputati pugliesi, "preoccupa" anche "la riduzione delle risorse" e "l'aumento della quota di cofinanziamento nazionale che, se non escluso dal Patto di Stabilità, mette a serio rischio l'efficacia e l'efficienza di questi programmi. Il finanziamento previsto per la Cooperazione territoriale europea passerebbe dal 2,75% al 2,5%, oltre ad una forte riduzione della percentuale prevista per la cooperazione marittima", aggiungono Fitto e Gentile, annunciando che nei prossimi giorni presenteranno "una serie di emendamenti" per "migliorare il testo proposto" e per "permettere a questi programmi di continuare a svolgere il loro ruolo propulsivo dal punto di vista economico, sociale e culturale".
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