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Eurocamera, più risorse per giovani e bambini in Fse+

Eurocamera, più risorse per giovani e bambini in Fse+

Benifei (Pd), Italia maggior beneficiario Fondo dopo il 2020

16 gennaio 2019, 19:01

Redazione ANSA

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STRASBURGO - Destinare 106,8 miliardi di euro al nuovo Fondo sociale europeo (Fse+) per il periodo post-2020, con i giovani e i bambini tra i principali beneficiari. Lo propone l'Europarlamento, che ha approvato oggi a Strasburgo il mandato per i negoziati inter-istituzionali con il Consiglio con 543 voti a favore, 81 contrari e 64 astensioni.

Per il prossimo bilancio pluriennale, l'Eurocamera chiede di aumentare le risorse previste per il Fse+ del 19% rispetto alla proposta della Commissione Ue (86,9 miliardi di euro). Delle risorse complessive, ben 105,7 miliardi di euro dovrebbero essere amministrati in modo congiunto dall'Ue e dagli Stati membri. Il testo approvato dall'aula chiede più risorse per l'occupazione giovanile, oltre che per sostenere i bambini a rischio esclusione sociale e povertà.

"Tra i Paesi Ue l'Italia sarà il maggior beneficiario di Fondi Fse+ per il prossimo settennio, con una dotazione di oltre 15 miliardi di euro per i fondi a gestione concorrente", ha affermato Brando Benifei (Pd), relatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici, commentando l'ok dell'Eurocamera al nuovo Regolamento. "Nel giorno in cui l'agenda dei lavori europei sembra assorbita da una nuova puntata del caos generato dalla Brexit dopo il rigetto di Westminster all'accordo negoziato da Theresa May, il Parlamento europeo approva un programma essenziale nel campo del lavoro, dei diritti sociali e dei giovani, delle persone con disabilità". Secondo Benifei è "un programma che temo farà sentire la sua mancanza ai cittadini del Regno Unito in caso di uscita dall'Ue".

L'eurodeputato ricorda infine "di aver contribuito in prima persona alla creazione di un nuovo programma, la Garanzia per i Bambini, che permetterà a tanti bimbi provenienti da condizioni economiche o sociali svantaggiate di aver accesso gratuitamente a servizi essenziali quali assistenza sanitaria, istruzione e assistenza all'infanzia di qualità, alloggi dignitosi e un'adeguata alimentazione".

 

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