Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alimenti: Cia Campania, chiudere la filiera regionale della pasta

Alimenti: Cia Campania, chiudere la filiera regionale della pasta

Campania è tra le prime regioni produttrici in Italia di grano duro

27 ottobre 2017, 12:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Alimenti: Cia Campania, chiudere la filiera regionale della pasta - RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI - Chiudere al più presto la filiera regionale della pasta. E' la richiesta di Cia Campania in occasione della Giornata Mondiale della Pasta, regina indiscussa delle dieta mediterranea e simbolo globale del mangiar bene italiano.

La Campania è una delle regioni più importanti in Italia sia per produzione di grano duro che di pasta. I consumi si assestano sui 28 kg a persona di pasta annui posizionando i campani tra i primi consumatori di pasta al mondo. Purtroppo ad una grande crescita qualitativa e quantitativa dell'industria campana, che oggi rappresenta il 15% dei 120 pastifici italiani e che è diventata sinonimo di qualità sui mercati esteri, non è seguita una crescita degli altri comparti della filiera. 

"Per quel che riguarda la filiera cerealicola, il Psr va rivisto. Purtroppo - osserva Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale di Cia - Agricoltori Italiani - la misura principale di sostegno alle imprese agricole non ha ritenuto rilevante la filiera cerealicola in
Campania. Le conseguenze di questa linea di indirizzo sul come utilizzare i fondi agricoli per lo sviluppo, ha escluso quasi completamente la produzione cerealicola e di conseguenza quasi tutto il territorio delle aree interne, creando dei criteri di accesso insuperabili per la maggior parte delle aziende
cerealicole".

"Noi - prosegue Mastrocinque - come Cia Campania ci stiamo impegnando affinché si possano porre in essere quanto prima azioni concrete di sostegno alle imprese per favorire la chiusura della filiera sul territorio".

Nonostante tutte queste difficoltà, la Campania è tra le prime regioni produttrici in Italia di grano duro soprattutto nelle aree interne. Attualmente i seminati a grano in Campania sono circa 90.000, con una produzione stimata di circa 2 mln di quintali. Lo stoccaggio è il comparto che presenta maggiori criticità, soprattutto a livello dei centri di stoccaggio dei consorzi agrari, in alcuni casi quasi in abbandono.

"Andrebbe prevista una giusta premialità - sottolinea Mario Grasso, direttore di Cia Campania - per coloro che si impegnano a stoccare solo materia prima italiana e ancor di più campana".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.