(ANSA) - BOLOGNA, 9 OTT - In in mondo ancora senza bacheche,
chat, social media e You Tube, alcuni laboratori pionieristici
hanno costruito schermi di proiezione nelle loro residenze -
Link Project a Bologna, Forte Prenestino a Roma, CPA ex
Longinotti a Firenze, Garigliano e Pergola a Milano -
sviluppando fucine creative sintonizzate con le sperimentazioni
più avanzate a livello europeo. Dal 13 ottobre (inaugurazione il
12, ore 18) al 17 febbraio nello spazio espositivo della Project
Room, votato alla riscoperta di alcuni degli episodi artistici
più stimolanti e innovativi originati in ambito artistico
bolognese e regionale, il MAMbo di Bologna presenta un progetto
espositivo, 'VHS+', configurato come un dispositivo di
pulsazioni audio-video che nascono dall'ibridazione di
differenti linguaggi, formati e pratiche di comunicazione video
sperimentata in Italia tra il 1995 e il 2000.
La produzione del periodo si estende a una dimensione
collettiva e si costituisce in gruppi indipendenti di ricerca
media-culturali che diventano veri e propri marchi come Opificio
Ciclope, Fluido Video Crew, Ogino Knauss, Otolab e Sun Wu Kung,
di cui la mostra documenta i peculiari approcci espressivi. Il
progetto espositivo al MAMbo trova un'estensione on line nel
sito www.vhsplus.it, dove sono consultabili materiali di
archivio e approfondimento. 'VHS+' è un progetto di Saul
Saguatti (Basmati Film) e Lucio Apolito (Opificio Ciclope), a
cura di Silvia Grandi, in collaborazione con DAR-Dipartimento
delle Arti dell'Università di Bologna.