(ANSA) - GUALTIERI (REGGIO EMILIA), 11 SET - Gualtieri, nella
Bassa reggiana, celebra il genio artistico di Umberto Tirelli,
cittadino illustre e onorario, sarto che ha vestito film tra i
più importanti della storia del cinema, con una mostra
antologica in programma dal 16 settembre (inaugurazione sabato
15, ore 18) al 25 novembre nel Salone dei Giganti di palazzo
Bentivoglio. L'esposizione - promossa e organizzata da
Fondazione Museo Antonio Ligabue, Comune, Fondazione Tirelli
Trappetti, Tirelli Sartoria ed Emil Banca - attinge dal
patrimonio unico della Tirelli Costumi: 160.000 costumi, dal
periodo pre-cristiano ad oggi, ed oltre 15.000 abiti autentici,
dal 1750 al 1980. A fare da anteprima, venerdì 14 alle 21 al
teatro Sociale, la proiezione di 'Medea' di Pier Paolo Pasolini,
con Maria Callas: Tirelli con la sua sartoria nel 1969 affiancò
Piero Tosi nella realizzazione dei costumi del film.
La mostra 'Ritorno a Gualtieri', nel novantesimo anno della
nascita, vuole rendere omaggio al sarto, costumista, designer,
storico del costume e collezionista morto a Roma nel '90, noto
anche come 'archeologo della moda' per la sua capacità di
riprodurre costumi di tutte le epoche. Già dal '92 la Sala di
Icaro ospita in esposizione permanente la sua donazione, che
comprende il 'suo' museo privato: oltre 50 opere tra cui disegni
di Balthus, dipinti di Clerici, Guttuso, Maccari, De Chirico e
Manzù, e due costumi realizzati da Piero Tosi e Pier Luigi Pizzi
per l'Enrico IV di Pirandello (lo indossò Romolo Valli) e per il
'Ludwig' di Visconti (Romy Schneider). Valli, grande attore e
operatore culturale cui Reggio Emilia ha intitolato il suo più
prestigioso teatro, sarà ricordato nella mostra così come un
altro amico e collega di Tirelli, Danilo Donati, costumista e
scenografo due volte premio Oscar (per 'Romeo e Giulietta' di
Zeffirelli, nel '68, e per 'Il Casanova' di Fellini, nel '76),
originario di Luzzara, il paese di Cesare Zavattini sulla sponda
reggiana del Po a pochi chilometri da Gualtieri.
Proprio ad un altro Oscar, la costumista Gabriella Pescucci,
cresciuta nella bottega Tirelli e premiata nel '94 per 'The age
of innocence' di Martin Scorsese, è affidata la cura
dell'esposizione, che attraversa la storia della sartoria di
Umberto Tirelli con abiti che hanno fatto la storia del cinema.
Tra i pezzi più importanti, il costume indossato da Donald
Sutherland nel 'Casanova' felliniano e l'abito da sposa portato
da Dominique Sanda nel 'Novecento' di Bertolucci. Tanti i film
vestiti dal sarto gualtierese, dal 'Gattopardo' a 'Morte a
Venezia', da 'Amarcord' a 'La città delle donne'. Nonostante una
vita di successi internazionali, il suo rapporto con la Bassa
reggiana non si è mai interrotto ed è stato, anzi, inossidabile.
(ANSA).