(ANSA) - RAVENNA, 16 LUG - L'ex Zuccherificio di Classe,
trasformato nel Museo della Città e del Territorio, sarà dall'1
dicembre il punto culturale di riferimento per chiunque voglia
conoscere la storia di Ravenna, dai primi insediamenti alla
civiltà etrusca, poi al ruolo importante della città in epoca
romana, quindi a Capitale dell'Esarcato Bizantino. 'Classis
Ravenna' sarà la denominazione del Museo - a pochi passi dalla
basilica di Sant'Apollinare - che 'risorge' da simbolo di
degrado sociale dopo essere stato ricettacolo di ogni
emarginazione in seguito alla chiusura dello stabilimento nel
'62. Data gli anni '90 l'idea di trasformare un enorme problema
in una fondamentale risorsa per il futuro di Ravenna. "Sarà il
punto di partenza necessario per ogni visita, non solo alla
contigua area archeologica dell'antico Porto di Classe, ma verso
l'intera città", anticipa Giuseppe Sassatelli, presidente della
Fondazione Ravenna Antica, cui il Comune ha demandato la
realizzazione e la gestione del nuovo Museo.
L'investimento di Comune, Mibact, Regione e Fondazione Cassa
di Risparmio per il recupero e la nuova destinazione del
complesso di Classe supera i 21 milioni. Sotto le imponenti
campate, l'area espositiva si svilupperà su 2.800 mq; tutto
intorno, un'oasi di verde di un ettaro e mezzo. La linea del
tempo, che segna il percorso di visita, avrà nei reperti
originali il perno della narrazione.
"Non sarà un semplice 'contenitore di materiali', ma sarà
anche un attivo centro di ricerca e formazione di altissimo
profilo - dice l'assessore alla Cultura, Elsa Signorino - con
ampi laboratori per lo studio ed il restauro che consentiranno a
docenti e studenti dell'Università di svolgere le attività
nell'ambito dei loro percorsi formativi e di ricerca".