(ANSA) - BOLOGNA, 21 MAG - Un frutteto, il 'Frutteto della
Biodiversità', realizzato dalla Fondazione Fico e Arpae
Emilia-Romagna piantando i gemelli dei patriarchi degli alberi
da frutto e forestali più significativi d'Italia. Esemplari che
hanno dimostrato grande resistenza alle avversità climatiche e
parassitarie e che verranno presentati domani con
l'inaugurazione dell'area all'interno del parco agroalimentare
Fico a Bologna.
Fra le 15 piante scelte fra le varie regioni d'Italia e messe
a dimora ce ne sono alcune da primato nazionale, come il
mandorlo più grande d'Italia che si trova a San Giovanni Rotondo
in Puglia, con i suoi 4,6 metri di circonferenza misurati a 1,3
metri da terra e l'età stimata di circa 300 anni; il pero più
grande d'Italia che si trova a San Severino Lucano in
Basilicata, con circonferenza di oltre 4 metri e 3 secoli di
vita e il noce più anziano d'Europa e più grande d'Italia che
vive a Poggiodomo in Umbria ed è caratterizzato da una
circonferenza di oltre 5 metri che ancora fruttifica.
Tra le piante, ancora, si segnalano il fico della Badia di
Cavana nel parmense, anziano oltre 800 anni e una chioma che
raggiunge la superficie di circa 300 metri quadrati e il
'Cipresso di San Francesco', di oltre 800 anni presente nel
Convento dei Frati minori di Villa Verucchio a Rimini che si
narra sia stato piantato proprio da San Francesco.
Quanto agli obiettivi del 'Frutteto della Biodiversità' tra
gli altri, la creazione di una 'Banca della memoria' per
preservare le varietà in estinzione, coltivare in tutti i
cittadini la cultura della biodiversità e promuovere visite e
iniziative che valorizzino questo modello di conservazione
genetica. (ANSA).