Oltre 50 tra medici e
infermieri sono stati impegnati 30 ore consecutive all'ospedale
S.Maria Nuova di Reggio Emilia per un doppio prelievo di organi
da pazienti deceduti a poche ore l'uno dall'altro il 25 agosto.
Gli organi (un fegato e 4 reni) sono stati trapiantati in due
pazienti in lista d'attesa. Cornee, cute, segmenti vascolari e
ossei e valvole cardiache sono stati trasferiti nelle rispettive
Banche in attesa di essere destinati. Alla morte cerebrale dei
due pazienti "la Rianimazione e tutto l'ospedale - spiega Laura
Favilli, anestesista e coordinatrice locale prelievi e trapianti
- si sono preparati ad affrontare una situazione che, seppure
già vissuta lo scorso ottobre, è comunque impegnativa. Due
osservazioni di morte cerebrale comportano un complesso percorso
clinico e organizzativo". Vi hanno lavorato rianimatori,
anestesisti, cardiologi, medici di direzione sanitaria,
personale di laboratorio e di sala operatoria, neurologi,
oculisti, chirurghi vascolari, tecnici di
elettrofisiologia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA