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Alimentare: filiera bio senza crisi, +408% export dal 2008

Alimentare: filiera bio senza crisi, +408% export dal 2008

Dati in primo giorno Sana, li provano 7 famiglie su 10

09 settembre 2016, 19:09

Redazione ANSA

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Alimentare: filiera bio senza crisi, +408% export dal 2008 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alimentare: filiera bio senza crisi, +408% export dal 2008 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alimentare: filiera bio senza crisi, +408% export dal 2008 - RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA - Una filiera che continua a godere di ottima salute. E a crescere con cifre molto diverse da quello di altri settori. E' il biologico italiano nei dati dell'Osservatorio Sana-Ice 2016 'Tutti i numeri del Bio' promosso e finanziato da Ice in collaborazione con BolognaFiere e realizzato da Nomisma con il patrocinio di FederBio e AssoBio. I numeri, presentati nella giornata inaugurale di Sana, mostrano tutti gli indicatori più importanti in crescita: dalle superfici (+7,5% rispetto al 2014), agli operatori (+8,2% rispetto al 2014), alle vendite (+15% rispetto al 2014). E se il mercato interno va bene, ancora meglio fa l'export con una crescita del 16% rispetto al 2015 e del 408% rispetto al 2008.
La quota di famiglie italiane che negli ultimi 12 mesi ha acquistato almeno una volta un prodotto alimentare biologico sale dal 69% del 2015 al 74% del 2016. In Italia, dunque, più di 7 famiglie su 10 (circa 18 milioni di nuclei familiari) hanno acquistato una volta nell'ultimo anno almeno un prodotto biologico. Assieme al numero di famiglie acquirenti, cresce la spesa destinata al bio che rappresenta il 3,1% del totale della spesa alimentare (contro l'1,9 % di tre anni fa).
Inoltre chi prova il biologico tende a ripetere questa scelta: il 90% dei consumatori, infatti, ha iniziato ad acquistare questi prodotti almeno 2/3 anni fa; il 25% ne consuma con grande regolarità (ogni giorno o quasi) o almeno una volta alla settimana (43%). Per quanto riguarda il ritratto del consumatore tipo questo ha spesso un elevato titolo di studio (81%), reddito medio-alto (il tasso di penetrazione è più alto nelle famiglie con reddito mensile familiare medio-alto 78% vs il 64% nelle famiglie con redditi medio-bassi), con dei figli minori di 12 anni (77%). Anche le abitudini alimentari influenzano la propensione al bio: nelle famiglie in cui ci sono vegetariani o vegani il tasso di penetrazione sale all'87%.
Tra gli alimenti bio più scelti spicca l'ortofrutta fresca (74% delle famiglie l'ha acquistata almeno una volta) seguita da olio extra vergine d'oliva (62%), uova (53%), miele (45%), confetture e marmellate (45%), formaggi freschi (44%), yogurt/burro (41%), riso e pasta (41%). Tra i motivi per cui si sceglie il bio la sicurezza (il 27% ritiene che questi alimenti siano più sicuri per la salute), il rispetto dell'ambiente e tutela della biodiversità (20%), e un maggior controllo (14%).

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