(ANSA) - SAN MARINO, 26 OTT - Promuovere non solo le
vaccinazioni contro la polio, ma tutte le vaccinazioni. E'
quello che in occasione della Giornata mondiale contro la
Poliomielite - lo scorso 24 ottobre - è stato fatto nella
Repubblica di San Marino, per iniziativa dell'IstituTo sicurezza
sociale e della Segreteria di Stato sanità e sicurezza sociale.
A San Marino non si sono infatti registrati casi di
poliomielite almeno fin dal 1982 e le coperture vaccinali hanno
raggiunto una percentuale pari al 84,5% (264 vaccinati su 310
nati), rientrando quindi nei livelli minimi dell'immunità di
comunità. Ma l'Iss ricorda come quello di copertura per la polio
sia l'unico tra le 9 vaccinazioni obbligatorie in Repubblica a
rientrare nei parametri richiesti dall'Oms. Da qui l'esigenza di
promuovere tutte le vaccinazioni, compresa quella
antinfluenzale, la cui campagna inizierà ufficialmente da lunedì
6 novembre.
Quella in occasione della giornata contro la Polio è solo una
delle attività che nella Repubblica si stanno portando avanti.
Attività che stanno producendo risultati positivi, tenuto conto
anche della presenza di un fronte contrario alle vaccinazioni.
Nei primi nove mesi dell'anno sono più che raddoppiate le
vaccinazioni: si è passati dalle 2.147 effettuate dal 1 gennaio
al 30 settembre 2016 (di cui 87 contro il meningococco e 10
contro pneumococco negli adulti a rischio) alle 4.432 del 2017
(di cui 1.624 contro il meningococco e 58 contro pneumococco
negli adulti a rischio). In aumento anche le vaccinazioni per il
papilloma virus: 49 nel 2016, mentre sono 39 quelle effettuate
ad oggi a cui vanno aggiunte le circa 100 già prenotate che
verranno garantite entro fine anno.
Un ulteriore dato positivo è l'aumento dei tassi di
copertura: nei primi 8 mesi del 2016 erano stati 46 i bambini i
cui i genitori avevano deciso di obiettare alla vaccinazione.
Numero sceso a 30 quest'anno. Al 31 agosto 2017 risultano in
totale 645 gli obiettori alle vaccinazioni (alcuni sono
obiettori a solo alcune delle vaccinazioni obbligatorie), di cui
569 sono minori di 18 anni. Sono 73 le persone che hanno
cambiato idea riprendendo a vaccinarsi o a vaccinare i propri
figli. Tra gli ex obiettori anche 4 studenti a seguito
dell'obbligo recentemente imposto in Italia.
(ANSA).