(ANSA) - SAN MARINO, 22 LUG - Nasce una nuova figura
nell'ordinamento sammarinese: il medico necroscopo, cui spetterà
l'accertamento di morte secondo le nuove norme per
l'accertamento e la certificazione in caso di decesso. La legge
approvata in Consiglio Grande e Generale - e presentata dal
Segretario alla Sanità Francesco Mussoni - colma evidenti
lacune, sulla base dell'evoluzione scientifica, su questa
materia rispetto al vecchio Regolamento di Polizia mortuaria che
risale al 1910.
Anzitutto si aggiorna la definizione di morte utilizzando lo
standard neurologico sulla base dei criteri definiti dalla
Commissione di Harward nel 1968 ormai giuridicamente
riconosciuti a livello internazionale. La morte viene così
definita come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni
dell'encefalo e il suddetto medico necroscopo avrà il compito
dell'accertamento definitivo, previa constatazione di morte
affidata al medico curante o al medico ospedaliero o al medico
rianimatore nel caso di soggetti sottoposti a manovre
rianimatorie.
Con il nuovo testo, che ha tratto buoni spunti dal Documento
in materia del Comitato scientifico di Bioetica, si aprono anche
prospettive inedite in fatto di donazione degli organi nella
Repubblica di San Marino, a tutt'oggi non consentita proprio per
i limiti imposti dalla definizione di morte del Regolamento del
1910. Al riguardo, spiega la Segreteria di Stato per la sanità e
la sicurezza sociale, si stanno definendo i protocolli operativi
fra gli organismi tecnici sammarinesi e italiani per strutturare
i percorsi dei pazienti che devono donare organi o essere
trapiantati. A questo fine l'Istituto Sicurezza Sociale "sta
verificando percorsi interni necessari per adeguarsi ai
requisiti europei". (ANSA).