(ANSA) - BOLOGNA, 6 SET - Arrivano da Bologna i nuovi dati e
le riflessioni per un riposizionamento complessivo dei Mercati
ortofrutticoli e dei Centri Agroalimentare italiani. Fondazione
Fico e Caab, Centro Agroalimentare di Bologna, hanno ospitato il
workshop promosso con Fedagromercati e Italmercati sul tema
delle 'Prospettive per i mercati all'ingrosso e i centri
agroalimentari. Un'occasione per fare il punto nel momento più
felice dell'export per il comparto, che ha toccato quota 5,1
miliardi (dati 2018 su export 2017), ponendo l'Italia al 7/o
posto con forte presenza in Europa e nuovi accordi per
raggiungere i mercati in ascesa di Usa, Cina, Canada e India.
Il periodo è decisamente favorevole anche per il mercato
interno, che è ulteriormente cresciuto confermando il trend
positivo degli ultimi anni, trainato soprattutto da verdure e
ortaggi (+3,2% a volume sul 2016), alla luce della ricerca
illustrata per Cerved da Maria Maltese. Nel settore ortofrutta
operano circa 3.600 aziende italiane, attive nella lavorazione e
commercializzazione, alle quali vanno aggiunti i produttori
presenti direttamente sul mercato.
Il principale canale di vendita è la Grande Distribuzione che
totalizza il 50% circa dei volumi sviluppati direttamente dalle
aziende del settore, seguono per importanza i mercati generali,
con il 27% circa del totale volumi di vendita delle aziende del
settore. In Italia operano 142 mercati all'ingrosso nei quali si
concentrano circa 5.000 imprese grossiste che trattano per il
95% prodotti ortofrutticoli (fonte Fedagromercati).
I valori di sintesi arrivano dallo studio SG Marketing
illustrato dall'Ad Claudio Scalise: se il 'fresh' incide per il
56% nel fatturato food dei punti vendita, vale complessivamente
8,5 miliardi il mercato dell'ortofrutta in Italia, per una
movimentazione di 14,2 milioni di tonnellate. E il 39% della
distribuzione ortofrutta arriva dal commercio tradizionale
(extra Gd). Ora la sfida, di cui si è discusso oggi a Bologna, è
senz'altro quella di progettare nel segno della qualità il
riposizionamento a medio - lungo termine dei mercati
ortofrutticoli, oltre 140 realtà nazionali in cui circola il 60%
della produzione ortofrutticola italiana. (ANSA).