(ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - In Emilia-Romagna, al 30 giugno,
le imprese attive femminili erano 85.076, pari al 21% del totale
di quelle regionali, con un lieve incremento dello 0,1% rispetto
alla stessa data del 2017. Al contrario, le imprese non
femminili accusano ancora una leggera flessione (-0,6 per cento,
-1.775 unita). Risulta dal registro delle imprese delle Camere
di commercio, dati elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.
Negli ultimi quattro anni la demografia delle imprese mostra
un andamento ancora migliore a livello nazionale dove le imprese
femminili sono aumentate in 12 delle regioni italiane e in
Italia dello 0,4%. L'incremento è stato più rapido in Campania e
nel Lazio (+1,2%, in entrambi i casi). L'Emilia-Romagna è
risultata dodicesima per 'variazione'. Nelle regioni con le
quali l'Emilia-Romagna più spesso si confronta, le imprese
femminili sono in aumento dello 0,6% in Lombardia e dello 0,3%
in Veneto.
Il lieve incremento della consistenza delle imprese femminili
deriva dalla composizione di tendenze ampiamente divergenti. Da
un lato, quella positiva dell'insieme degli altri servizi,
escluso il commercio (+590 unità, +1,5%) e dell'industria (+73
unità, +1%), mentre, dall'altro, quella negativa derivante dalla
riduzione della base imprenditoriale nell'agricoltura (-320
unità, -2,5%), nel commercio (-286 unità, -1,3%) e, ormai solo
marginalmente, nelle costruzioni (-12 unità, -0,4%).
L'aumento è da attribuire alle società di capitale, che sono
notevolmente cresciute (+614 unità, pari a un +4,4%), con un
ritmo di crescita in progressiva accelerazione, per effetto
dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità
limitata semplificata. Questa ha contribuito alla sensibile
riduzione delle società di persone (-311 unità, -2,4%), alla
quale si è affiancata una leggera flessione delle ditte
individuali (-269 unità, -0,5%). Le cooperative e i consorzi
continuano a fare registrare una leggera crescita (+0,8%).
(ANSA).