(ANSA) - BOLOGNA, 22 GIU - Con investimento da oltre 20 milioni di euro, sostenuto in gran parte dalla Regione Emilia-Romagna, sono stati completati i lavori del nuovo impianto idrovoro di Mondine (Mantova), il grande nodo idraulico dove confluiscono le acque della pianura reggiana e modenese. Inaugurato questa mattina, presente tra gli altri il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, l'impianto è stato totalmente ricostruito e affianca la vecchia struttura, risalente a quasi un secolo fa, che aveva subito gravi danni durante il sisma del maggio 2012. Il recupero è stato portato a termine dal Consorzio di bonifica dell'Emilia-Centrale.
Le nuove elettropompe e più in generale l'infrastruttura, garantiscono la sicurezza idraulica di un'area prevalentemente agroindustriale di 50mila ettari nelle province di Reggio Emilia, Modena e nei comuni di Moglia e San Benedetto Po in provincia di Mantova. In particolare, lo scolo delle acque, la difesa dalle piene del fiume Secchia e le pratiche irrigue.
Un'area nella quale per tutto l'anno è vitale l'attività di bonifica: l'irrigazione durante i mesi estivi e la regimazione dei flussi durante autunno, inverno e primavera. Il manufatto idraulico, situato nel comune di Moglia garantirà maggior sicurezza a circa 300mila abitanti che risiedono nel comprensorio.
"Questo impianto rappresentava il cuore ferito di un intero territorio, che ora riprende a battere a pieno ritmo - ha commentato Bonaccini - il nuovo impianto ha un'importanza fondamentale per le persone e per gli equilibri socioeconomici di un'area in cui l'agricoltura è l'elemento base, costituendo il tessuto identitario di intere comunità locali". "E' poi motivo di particolare orgoglio - ha poi sottolineato - il fatto che la tecnologia utilizzata sia in gran parte italiana, oltre al fatto che la ricostruzione post sisma, già molto avanti se pensiamo alle abitazioni private e alle imprese prosegua con l'accelerazione nei centri storici e sul patrimonio storico-artistico e con opere come questa, sinonimo davvero della rinascita di una terra". I Consorzi di bonifica hanno realizzato 76 interventi urgenti nell'area del cratere, per un totale di circa 23 milioni di euro. A questi primi interventi, sono seguiti 98 interventi per più di 40 milioni di euro per la ricostruzione delle opere pubbliche di bonifica danneggiate. (ANSA).