(ANSA) - BOLOGNA, 9 NOV - Decelera la crescita della base
imprenditoriale estera regionale, con un ritmo analogo a quello
nazionale. Al 30 settembre le imprese attive straniere salgono a
quota 46.750 (l'11,5% del totale) con un aumento annuale di
1.131 unità (pari al +2,5%). A livello nazionale la crescita
delle imprese straniere risulta analoga (+2,5%), e porta oltre
quota 524 mila, pari al 10,2% del totale. Sono i dati del
Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da
Unioncamere Emilia-Romagna. La tendenza riflette anche la lieve
flessione della popolazione straniera residente in regione (al
primo gennaio 2017 pari a 529.337 persone, -0,8%) per il secondo
anno consecutivo, mentre gli stranieri residenti in Italia
aumentano lievemente (+0,4%). Le imprese straniere diminuiscono
solo in Sicilia, Sardegna e Umbria. L'incremento è più rapido in
Campania (+6,3%). L'Emilia-Romagna è ottava per il dato di
crescita che risulta superiore in Lombardia (+3,5%) e più
contenuto in Veneto (1,9%).
Settori di attività economica - La tendenza domina in tutti i
macrosettori di attività economica. La crescita nei servizi
(+914 imprese, +3,9%) traina quella complessiva e origina
soprattutto dall'aumento delle imprese del commercio (+223
unità, +1,9%), dei servizi di alloggio e ristorazione (+193
unità, +4,6%) e degli altri servizi (+146 unità, 8,6%), per la
persona e di riparazione. Accelera l'aumento della base
imprenditoriale estera dell'industria (+2,9%, +140 unità),
mentre si accentua la flessione delle altre. Le imprese
straniere nelle costruzioni crescono solo lievemente (+0,3%, 43
unità).
La forma giuridica - Performance delle ditte individuali
(+578 unità, +1,5%), pari l'82,3% delle imprese straniere,
nonostante gli effetti della crisi passata e l'evoluzione
demografica. Rapido l'aumento delle società di capitale (+538
unità, +14,4%), sostenuto dall'attrattività della normativa
delle società a responsabilità limitata semplificata che ha
contribuito però alla lieve riduzione delle società di persone
(-0,2%). L'aumento di cooperative e consorzi è invece più
contenuto (+5,1%). (ANSA).