(ANSA) - BOLOGNA, 6 NOV - L'artrosi è fra le malattie
croniche più frequenti nella popolazione e principale causa di
disabilità dell'anziano. In Italia sono colpiti oltre 5 milioni
di cittadini, con costi per il servizio sanitario nazionale di
oltre 6,5 miliardi. Se ne discuterà al convegno 'Terapie
Infiltrative o Protesi nelle Artrosi distrettuali?', promosso da
Medinforma in collaborazione con Simg - Società Italiana di
Medicina Generale e delle Cure Primarie, e il patrocinio
dell'Ordine dei Medici, in programma l'11 novembre dalle 8.30 a
Bologna, nella sala convegni di Medinforma (via Emilia Ponente
62/2A). Interverranno, alla presenza del presidente dell'Ordine
dei Medici di Bologna, Giancarlo Pizza: Lucio Catamo,
Responsabile UO Ortopedia Villa Torri Hospital Bologna; Donato
Zocchi, Segretario Regionale Simg Emilia-Romagna; Maurizio
Fontana, Direttore U.O.C. Ortopedia Traumatologia di Faenza;
Sara Violini, responsabile dell'evento, già dirigente ortopedico
Ospedale Maggiore; Andrea Soldati, medico dello Sport Asl
Bologna e Medinforma; Reema Singh, fisioterapista Medinforma.
"Le articolazioni - spiega il chirurgo ortopedico Lucio
Catamo - sono cerniere che con il tempo vanno incontro ad una
fisiologica usura e, se utilizzate poco o male, possono
alterarsi, per cui talora bisogna sostituirle per permettere lo
svolgimento delle azioni di vita quotidiana ed in alcuni casi
anche una ripresa di attività fisiche e sportive. Un corretto
stile di vita e un tempestivo e adeguato trattamento permettono
di ridurre le sofferenze e quindi i costi sanitari".
L'ultimo decennio di ricerca dedicata ai meccanismi
patogenetici all'origine dell'osteoartrosi ha chiarito che gli
aspetti relativi alle alterazioni metaboliche nei tessuti
articolari costituiscono un'emergenza sanitaria sempre più
rilevante. E le proiezioni indicano una crescita esponenziale
della malattia nei prossimi anni, con conseguente coinvolgimento
di operatori sanitari ed incremento della spesa sociale e
sanitaria. Di conseguenza saranno in crescita un numero già
altissimo di protesi impiantate: l'Italia si attesta tra i primi
paesi in Europa con oltre 200mila interventi l'anno.
Quali le terapie più sicure e i rimedi più efficaci per i
pazienti? Se da un lato la sostituzione dell'articolazione con
una protesi parziale o totale può essere la soluzione ad una
limitazione funzionale grave e invalidante, la possibilità di
trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa con terapie
farmacologiche e/o fisioterapiche coadiuvate da infiltrazioni
articolari potrebbe permettere un minore ricorso alla chirurgia
protesica, che vede l'Italia al primo posto in Europa,
contribuendo a contenere i notevoli costi sopportati dal Ssn.
(ANSA).