(ANSA) - BOLOGNA, 8 SET - La Regione continua ad investire
sul personale sanitario, in questo caso in favore di coloro che
mettono la propria esperienza a disposizione dei giovani che si
stanno formando per accedere ai ruoli sanitari. Lo fa con nuove
risorse, 2 milioni 600 mila euro per il 2017, e un nuovo
accordo, il quarto siglato con i sindacati in meno di un anno,
che si inserisce nel piano di rafforzamento, valorizzazione e
qualificazione dei servizi e delle competenze professionali del
sistema sanitario.
L'assessorato alle Politiche per la salute, infatti, ha
sottoscritto con le organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp e
Uil Fpl) un'intesa, la prima di questo tipo raggiunta in Italia,
che regolamenta e valorizza figure professionali strategiche per
il comparto: i professionisti del servizio sanitario regionale,
circa 7.500, impegnati nella formazione degli studenti che
frequentano le lauree triennali abilitanti al 1/o livello delle
professioni sanitarie. Ovvero coloro che nelle corsie degli
ospedali e nelle strutture territoriali trasferiscono competenze
ed esperienze, attraverso attività di docenza, coordinamento,
tutoraggio e affiancamento degli allievi.
Duplice l'obiettivo dell'accordo, spiega la Regione: da un
lato riconoscere il ruolo importante di chi svolge l'attività
didattica; dall'altro qualificare e valorizzare, anche dal punto
di vista economico, questo tipo di incarichi.
Le risorse - 2 milioni 590 mila euro - sono destinate a tutte
le Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna, che dovranno definire,
attraverso un successivo confronto sindacale, le specifiche
regole di utilizzo.
"Continuiamo ad investire sul personale, con quattro intese
siglate in meno di un anno, perché la qualità del nostro sistema
sanitario è fatta prima di tutto da chi ci lavora - sottolinea
l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio
Venturi -. Formare adeguatamente i futuri professionisti della
sanità è fondamentale, e altrettanto importante è valorizzare
chi, all'interno dei nostri ospedali e sul territorio, svolge
incarichi di affiancamento e didattica per gli allievi.
L'impegno preso a inizio mandato per stabilizzare, assumere,
specializzare, qualificare il personale del nostro servizio
sanitario prosegue e si rafforza. Anche così - aggiunge Venturi
- assieme ai Sindacati diamo concreta attuazione al Patto per il
lavoro, che ha come fondamenta le politiche occupazionali attive
e le politiche per la valorizzazione professionale".
L'accordo fa seguito alle tre precedenti intese (19
settembre, 28 novembre 2016 e 30 giugno 2017) che hanno permesso
di immettere nel sistema sanitario dell'Emilia-Romagna migliaia
di medici, infermieri, ostetriche, tecnici e operatori sanitari.
Sono oltre 4.300 quelli assunti a tempo indeterminato tra 2015 e
2016. Numeri che la Regione è riuscita a raggiungere grazie allo
stanziamento di 25 milioni di euro per stabilizzazioni, conferme
dei contratti in essere, nuove assunzioni e copertura del
turnover al 90%, percentuale unica in Italia. Un investimento -
che ha consentito anche di azzerare le liste d'attesa per visite
ed esami programmati - a cui vanno aggiunti i 150 milioni
destinati all'edilizia sanitaria e all'ammodernamento degli
strumenti diagnostici e di cura.
L'intesa - che essendo sperimentale prevede monitoraggio e
verifica dell'attuazione in marzo 2018 - si applica al personale
del servizio sanitario regionale del comparto afferente alle
professioni sanitarie che partecipa all'attività didattica dei
corsi di laurea di primo livello abilitanti delle professioni
sanitarie. In particolare, sono tre le figure interessate:
- Coordinatore dei corsi di laurea/responsabile delle attività
didattiche professionalizzanti. É la figura che garantisce
l'interazione tra i diversi insegnamenti, il coordinamento degli
insegnamenti professionalizzanti e dei tirocini, il
coordinamento e l'indirizzo dei tutor e, in accordo con la
Direzione infermieristica e tecnica aziendale, dei tutor/guide
di tirocinio.
- Tutor didattico. É la figura che ha la responsabilità di
orientare gli studenti e facilitare l'apprendimento durante
l'intero percorso formativo e di essere l'interfaccia tra le
attività di docenza e quelle di tirocinio.
- Tutor di tirocinio. Ha la responsabilità di orientare e
affiancare gli studenti, facilitando l'apprendimento
professionalizzante e contribuendo al raggiungimento degli
obiettivi didattici e alla loro valutazione durante il
tirocinio.
Il contributo finanziario viene suddiviso tra le Aziende
sanitarie sulla base del numero di allievi iscritti, programmati
o stimati nei corsi universitari per le professioni sanitarie ed
anche sulla base del numero degli operatori coinvolti: Usl
Piacenza 123.747 euro; Usl Parma 95.497; Azienda ospedaliera
Parma 286.808; Usl Reggio Emilia 106.279; Osp Reggio Emilia
132.283; Azienda ospedaliera Modena 149.609; Usl Modena 113.868;
Usl Bologna 373.292 euro; Azienda ospedaliera Bologna 202.446;
Ausl Imola 108.576; Osp Ferrara 174.016; Usl Ferrara 69.348; Usl
Romagna 632.616; Istituto Ortopedico Rizzoli 22.068.