(ANSA) - BOLOGNA, 20 LUG - La Regione ha chiesto formalmente
il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per le
eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito le province
di Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Parma e Piacenza dal
25 al 29 giugno e l'11 luglio. Dopo i sopralluoghi svolti dai
tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile nei
giorni scorsi, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini,
ha inviato la richiesta al presidente del Consiglio dei
ministri, Paolo Gentiloni, e al capo Dipartimento della
Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. La richiesta
(formulata ai sensi dell'articolo 5 della legge 225/92) riguarda
l'assegnazione di mezzi e poteri straordinari per effettuare con
urgenza gli interventi necessari e ripristinare le normali
condizioni di vita nelle province interessate.
Per fare fronte agli episodi meteorologici estremi, le Forze
dell'ordine, le strutture operative, il volontariato di
protezione civile hanno operato in sinergia con i Comuni, le
strutture tecniche regionali e le Prefetture. A giugno ci sono
stati complessivamente 1.300 interventi delle squadre dei vigili
del fuoco, di cui 850 nelle sole giornate del 28 e 29 giugno;
circa 470 gli interventi per l'evento dell'11 luglio. 40 le
squadre di volontari di protezione civile coinvolte (120
persone). Secondo una prima stima, derivante dalle segnalazioni
e dai sopralluoghi effettuati finora, i danni sul patrimonio
pubblico per il maltempo del 25-29 giugno ammontano a 3,4
milioni (per il ripristino della viabilità interrotta, la
rimozione di rami e alberi, interventi per coperture divelte,
illuminazione e semafori ecc.). E' ancora in corso la
quantificazione dei danni che si sono verificati l'11 luglio.
Tra il 25 e 29 giugno una serie di perturbazioni ha
attraversato l'Emilia-Romagna producendo temporali e fenomeni
associati (violente raffiche di vento e grandinate) molto
intensi, in particolare il 26 giugno nel modenese e il 28 nel
ravennate: a Marzaglia, vicino Modena, si è registrata una
burrasca fortissima con vento fino a 96 km all'ora; il vento ha
toccato i 90 km/h anche nel capoluogo ravennate e la burrasca ha
investito l'area costiera dei lidi, coinvolgendo anche il
ferrarese. A Comacchio un cittadino è morto dopo essere stato
travolto da un ramo staccato dal vento. A Ravenna i forti venti
associati ai temporali hanno fatto cadere centinaia di alberi
che sono stati completamente abbattuti o spezzati. Le località
più colpite sono state Ravenna città, Lido Adriano, Punta Marina
e Marina di Ravenna. Si sono registrate pesanti ripercussioni
sulla viabilità del capoluogo, con tutti i principali assi
stradali statali, oltre alle strade cittadine, interrotti fino
al mattino seguente; interrotte temporaneamente anche molte
utenze e servizi per i danni alle linee elettriche, telefoniche
e ferroviarie; ingenti danni ad edifici pubblici, privati e ad
attività produttive, soprattutto campeggi e stabilimenti
balneari sulla costa. Nel solo territorio di Ravenna ventidue
persone hanno riportato traumi non gravi.
Il maltempo di giugno ha interessato anche le province di
Ferrara (in particolare Comacchio, Codigoro, Copparo, Ferrara
città e Goro), Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena. L'11
luglio si è verificato il passaggio di ulteriori temporali, che
si sono formati ad ovest di Piacenza e nell'arco di poche ore
hanno attraversato tutta la regione fino alla costa. Il sistema
temporalesco ha prodotto grandinate e forti raffiche di vento,
causa principale dei tanti alberi divelti e dei danni ad
abitazioni e infrastrutture. Si sono generate anche due trombe
d'aria: nella bassa Parmense, a San Secondo, con danni ad una
ventina di abitazioni, stalle e attività produttive e
sull'Appennino Reggiano, a Toano, dove il vento ha scoperchiato
alcune abitazioni, poi evacuate. Danni puntuali da vento forte,
grandinate e cadute di alberi sono stati registrati anche nelle
province di Ferrara, Modena, Ravenna e Piacenza. (ANSA).