(ANSA) - BOLOGNA, 21 MAR - In Pianura Padana viveva il
leopardo, il cosiddetto "Leopardo del Po", assieme a specie come
il mammut, il cervo megacero, la iena, il rinoceronte di Merck e
l'uomo di Neanderthal. È stato infatti pubblicato sulla rivista
scientifica internazionale "Quaternary International" un lavoro,
di cui è coautore Davide Persico del Dipartimento di Scienze
Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale
dell'Università di Parma, sull'analisi morfologica di un raro
fossile di leopardo rinvenuto fortuitamente nel 2015 nei
sedimenti alluvionali del Po.
Il fossile, riconosciuto dopo alcuni mesi di indagine
preliminare, è stato successivamente studiato in collaborazione
con Martin Sabol, specialista di felini dell'Università di
Bratislava, e con Emiliano Troco, artista "paleoillustratore" di
Cividale del Friuli. Il lavoro, realizzato in collaborazione col
Museo Paleoantropologico del Po, ha permesso di confermare per
la prima volta in assoluto l'esistenza in passato nella Pianura
Padana di un grande predatore quale il leopardo.
Il reperto esaminato, una tibia - secondo lo studio - è
assolutamente compatibile con la specie Panthera pardus moderna
che oggi vive in Africa, ma che nel quaternario ha colonizzato
l'Europa e parte dell'Asia. Il fossile testimonia per la prima
volta la presenza di questa specie anche al di fuori delle
catene montuose italiane, dove esemplari fossili sono già stati
trovati in passato.
L'esemplare in questione aveva dimensioni ragguardevoli, di
circa due metri dal capo alla coda, per un peso che si aggirava
intorno ai 45 kg. Tali dimensioni sono compatibili con una
grande femmina adulta o con un giovane maschio. (ANSA).