(ANSA) - BOLOGNA, 28 NOV - Ci sono bambini per i quali
sorridere è impossibile. Ci sono bambine per cui è pericoloso
anche solo bere un bicchiere d'acqua. Ci sono ragazzi per i
quali sentire una canzone è un sogno che si avvera: vuol dire
aver recuperato l'udito. Ci sono medici e infermieri che
intervengono e restituiscono a queste persone e alle loro
famiglie una vita normale.
Al Padiglione Tinozzi dell'Ospedale Bellaria di Bologna, si
è festeggiato il primo anno di attività del progetto "Percorso
Diagnostico Terapeutico Assistenziale Labiopalatoschisi e
malformazioni del volto: racconto di un anno", ovvero come
aiutare i bambini nati con malformazioni del volto, del palato,
dell'udito a riconquistare una vita degna e al pari dei loro
coetanei. Il bilancio del progetto frutto del lavoro del
compianto professor Renzo Giuliani, è stato presentato dal
professor Claudio Marchetti, che lo coordina e che ha al suo
attivo veri e propri 'miracoli': 'miracoli' che hanno il volto e
il sorriso dei tanti bambini e bambine (e dei loro genitori) che
hanno invaso pacificamente il Tinozzi. L'importanza del progetto
e il bilancio positivo dell'anno di attività è stato
sottolineato nei saluti istituzionali di Chiara Gibertoni,
Direttore dell'Ausl di Bologna, e di Mario Cavalli, Direttore
Generale del Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna.
"Dobbiamo molto a queste persone: ai bambini e ai loro
famigliari per la dignità che ci insegnano, ai medici e ai loro
collaboratori per il loro impegno e il loro lavoro", ha spiegato
nel suo intervento di saluto Simonetta Saliera, Presidente
dell'Assemblea legislativa regionale, che ha sottolineato come
"questa grande famiglia sia un motivo di felicità per tutti
noi".
(ANSA).