(ANSA) - BOLOGNA, 3 SET - Vola il biologico in Emilia
Romagna. Complessivamente, le imprese totali (produzione e
trasformazione) sono 4.772, in aumento del 14,6% rispetto alla
fine del 2015 e addirittura del 23,1% sul 2014. Lo dicono i dati
elaborati dalla Regione e aggiornati a maggio 2016. Un risultato
frutto anche del successo del primo bando sul bio del Psr
2014-2020, cui hanno risposto oltre 1.900 aziende per una
superficie complessiva di circa 50mila ettari, di cui oltre
13mila legati alla zootecnica. Di fronte al boom di domande, la
decisione della Regione è stata quella di rispondere a tutte,
stanziando risorse aggiuntive per quasi 17 milioni di euro da
qui al 2020 (oltre 3,3 milioni di euro all'anno in più per
cinque anni), attraverso un meccanismo di anticipazione dei
finanziamenti che verranno reintegrati interamente nell'arco del
quinquennio, senza penalizzare altri interventi del Psr.
"E' una scelta forte a favore di un'agricoltura di qualità e
amica dell'ambiente - afferma l'assessore regionale
all'Agricoltura, Simona Caselli - che abbiamo adottato nel mese
di maggio dopo esserci confrontati con la Consulta agricola
regionale. La domanda di prodotti bio continua a crescere,
nonostante la stagnazione dei consumi. Per una regione come
l'Emilia-Romagna si tratta di una opportunità importante -
posizionarsi in una fascia alta di mercato, puntando su prodotti
a maggior valore aggiunto, che garantiscono un prezzo
remunerativo agli agricoltori - che abbiamo voluto cogliere".
Le aziende agricole bio in soli cinque mesi sono passate da
3.212 a 3.786 (il 4,16% delle aziende agricole presenti in
Emilia-Romagna), con una crescita del 17,9%. Rispetto al 2014 la
crescita è stata del 25,8%. A maggio 2016 le superfici coltivate
con il metodo biologico superano i 114 mila ettari (+20,4%
rispetto al 2015, + 28,5% sul 2014): quasi l'11% dell'intera
superficie agricola regionale. Ma non solo: le aziende agricole
bio sono più grandi di quelle tradizionali con una dimensione
media di oltre 30 ettari contro i 14,5 della media regionale
(dati censimento 2010). In crescita anche le aziende di
trasformazione (che non hanno usufruito dei contributi del Psr),
per le quali l'Emilia-Romagna è da sempre leader nazionale: a
maggio le imprese che lavorano e commercializzano prodotti
agricoli bio sono 986: +3,5% rispetto al 2015 e +13,7% sul 2014.
L'agricoltura bio è in aumento in tutta la regione. La
provincia che ha registrato il picco di crescita maggiore è
quella di Parma con 822 imprese complessive (produttori e
trasformatori), +30,6% rispetto a fine 2015 (+39% sul 2014).
Seguono Forlì-Cesena con 729 aziende, +6,8% sule 2015 (+11,6%
sul 2014); Bologna con 678, +27,7% sul 2015 (30,3% sul 2014);
Modena con 617, +7,3% sul 2015 (+16,4% sul 2014). Completano la
classifica regionale: Reggio Emilia, che a maggio 2016 registra
518 aziende di produzione e trasformazione, in crescita del 9%
sul 2015 (+16,6% sul 2014), Piacenza con 482, +17,5% sul 2014
(+26,5 sul 2014); Ferrara con 336, +27,2% sul 2015 (+39 % sul
2014); Ravenna con 322, +3,5% sul 2015 (+13,3 % sul 2014) e
Rimini con 268, +7,2% sul 2015 (+14% sul 2014).
Grande incremento anche per quanto riguarda la zootecnia, un
settore nel quale per le sue caratteristiche è più complesso
riconvertire al metodo biologico. Dal 2011 al 2016 si è passati
da 589 a 754 allevamenti in tutta l'Emilia-Romagna, circa il 30%
in più. Oggi Forlì-Cesena è la provincia con più aziende
zootecniche bio (143), seguita da Parma (137), Piacenza (124),
Bologna (115), Modena (79), Reggio Emilia (70), Rimini (50),
Ravenna (23), Ferrara (13).
La Regione Emilia-Romagna torna a Sana, la fiera
internazionale del biologico in programma a Bologna dal 9 al 12
settembre, con uno spazio al padiglione 26 (stand C71). Molte le
iniziative dedicate all'educazione alimentare, per conoscere i
vantaggi di un'alimentazione bio o imparare a leggere
correttamente le etichette sui prodotti acquistati. Diversi gli
appuntamenti dedicati a illustrare il rapporto tra agricoltura,
territorio e alimentazione, partendo da alcuni prodotti di
eccellenza come il Parmigiano Reggiano. Sul fronte della
solidarietà protagonista sarà AfricHand Proiect, un progetto
Cefa-Granarolo in collaborazione con la Regione, per sviluppare
la produzione di latte in Mozambico. In occasione del Sana la
Regione parlerà anche di export: un tema centrale per i prodotti
di qualità, bio in testa. Lo farà il 9 settembre con un
seminario sul tema "L'agroalimentare dell'Emilia-Romagna tra
barriere commerciali, Brexit e accordi internazionali" (viale
della Fiera 8, Sala 20 maggio 2012, dalle 14). (ANSA).