(ANSA) - BOLOGNA, 2 SET - In Emilia-Romagna, nel primo
semestre 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
se da un lato è aumentata la domanda delle abitazioni (+7,2%),
dall'altro sono calati i prezzi di offerta sul mercato (-1,2%).
Sono alcuni dati emersi dall'Osservatorio di Casa.it, che ha
analizzato il mercato residenziale a livello nazionale e
regionale. L'aumento della domanda di abitazioni riguarda tutte
le città capoluogo di provincia, seppure con valori variabili.
Le più dinamiche risultano Parma (+9,7%), Modena e Reggio Emilia
(+8,7%). Seguono Piacenza (+8,3%), Rimini (+8,1%), Ravenna
(+7,1%), Ferrara (+6,7%), Bologna (+6,2%), Cesena (+6%). In
coda, con netto distacco, Forlì, che segna +2,3%.
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in
offerta sul mercato (-1,2% a livello regionale), tra le città
torna il segno più solo per Piacenza (+0,9%), Forlì (+0,8%) e
Parma (+0,6%). Nel resto della regione scendono i valori che i
proprietari offrono sul mercato, che evidentemente non riesce
ancora a trovare un punto di equilibrio ben stabile. Le città
che hanno sofferto maggiormente sono Ravenna (-3,2%), Cesena
(-2,7%), Ferrara (-2,6%) e Rimini (-2,1%). Calo più contenuto a
Bologna, Reggio Emilia e Modena, tutte a -1,2%.
Qual è il prezzo medio di un'abitazione oggi sul mercato
emiliano romagnolo? A livello regionale il prezzo è di 2.070
euro/mq e il budget a disposizione delle famiglie per l'acquisto
è di 165.600 euro. Bologna (3.070 /mq) e Rimini (2.640 /mq) sono
le città più care, Ferrara (1.450 /mq) la più economica. Nelle
altre città, a Parma il costo è di 2.030 /mq, a Modena di 2.010
/mq, a Cesena di 1.950 /mq, a Forlì di 1.920 /mq, a Piacenza di
1.900 /mq, a Ravenna di 1.890 /mq, a Reggio Emilia di 1.870 /mq.
"Un aumento della domanda di oltre 7 punti rispetto all'anno
scorso è un segnale molto incoraggiante per il mercato
immobiliare emiliano-romagnolo, poiché conferma che i dati
positivi già registrati nel 2015 si stanno consolidando -
afferma Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi
Casa.it - Bisogna tuttavia restare prudenti prima di affermare
che il ciclo negativo sia concluso, le debolezze macroeconomiche
del Paese influiscono ancora molto sulle decisioni di acquisto
delle famiglie". (ANSA).