Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I fondatori del bar 'Senza nome' premiati da Mattarella

I fondatori del bar 'Senza nome' premiati da Mattarella

Caffè a Bologna, punta a far interagire sordi e udenti

BOLOGNA, 29 dicembre 2020, 13:02

Redazione ANSA

ANSACheck

I fondatori del bar 'Senza nome ' premiati da Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

I fondatori del bar  'Senza nome ' premiati da Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA
I fondatori del bar 'Senza nome ' premiati da Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Longhi, 38 anni e Alfonso Marrazzo, 36 anni, di Bologna, sono tra i 36 premiati dal presidente Sergio Mattarella con le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana "per il loro esemplare contributo alla conoscenza delle diversità e alla promozione di una cultura di reale inclusione e dialogo". Entrambi non udenti, nel 2012 Sara e Alfonso hanno dato vita a Bologna al bar 'Senza nome'. Il locale punta a far interagire i sordi con gli udenti, a facilitare l'integrazione e il confronto e a promuovere la lingua dei segni italiana. Oggi è considerato un riferimento per molte persone sorde di tutta Italia.
    A servire la clientela sono dei ragazzi non udenti. L'udente che vuole fare delle ordinazioni può utilizzare il linguaggio dei segni (avendo diritto a uno sconto alla cassa), dei bigliettini prestampati posti in bacheca (su "l'angolo del cocciuto"), può scrivere su foglietti o ricorrere ai gesti più comuni. In questo spazio "speciale" non sono i non udenti a doversi sforzare per farsi capire, ma sono gli udenti a dover provare a utilizzare nuove forme di comunicazione per entrare in contatto con baristi e camerieri.
    Per aiutare chi non conosce la Lis i ragazzi hanno trovato alcune soluzioni. Sulle pareti, ad esempio, è attaccato un cartellone che propone il menù tradotto nella Lis: chi vuole può imparare e ordinare proprio utilizzando il linguaggio dei segni e per chi è in difficoltà, sono i ragazzi al bancone che cercano di insegnare qual è il gesto giusto da fare per ordinare quel piatto o quella bevanda in particolare. Il locale è frequentato da molti udenti anche per le sue numerose iniziative culturali: da laboratori di arte a mostre, proiezioni, testimonianze.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza