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Fatture false ed evasione, Gdf scopre una frode nel Reggiano

Fatture false ed evasione, Gdf scopre una frode nel Reggiano

Alcuni già coinvolti nel processo Aemilia contro 'ndrangheta

REGGIO EMILIA, 22 dicembre 2020, 20:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una frode fiscale milionaria è stata scoperta dalla guardia di finanza di Reggio Emilia nella Bassa Reggiana che coinvolge soggetti già coinvolti in 'Aemilia' e 'Grimilde', due delle inchieste contro la 'ndrangheta al Nord e in particolare in Emilia che hanno portato già a diverse sentenze. Alcune società, pur apparendo formalmente indipendenti, sono risultate collegate alle stesse società beneficiarie della frode attraverso fatture per operazioni inesistenti emesse tra il 2013 e il 2018 per un ammontare di oltre 5 milioni di imponibile e di 1,5 milioni di Iva evasa.
    Le fiamme gialle della tenenza di Guastalla hanno svelato il sistema fraudolento grazie a verifiche di natura fiscale e controlli incrociati in particolare su tre imprese - riconducibili agli stessi soggetti - nel settore dell'edilizia e del trasporto merci su strada. Si tratta di aziende 'fantasma' che avevano il ruolo delle cosiddette 'cartiere', avendo sì partita Iva e iscrizione alla camera di commercio, ma senza in realtà fornire beni o prestazioni. Dalle indagini dei finanzieri è emerso che per abbattere la base imponibile ottenendo risparmi d'imposta (oltre 300.000 euro la compensazione stimata dei debiti nei confronti dell'Erario) i presunti responsabili della frode si sono avvalsi di vari 'prestanome' e di un consulente fiscale di fiducia, tutti denunciati alla Procura in concorso tra loro.
   

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