"Concreto e attuale il pericolo che
possa commettere reati in armi e di terrorismo, stanti la
gravità dei fatti e l'inserimento in un chiaro contesto
eversivo". Lo scrive il gip di Roma, Cinzia Parasporo,
nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di
Giulio Lolli, il 54enne emiliano con un travagliato passato di
imprenditore, accusato di associazione a delinquere con finalità
di terrorismo internazionale e traffico di armi. L'uomo è stato
estradato oggi dalla Libia, dove risiedeva dal 2010, ed è
rientrato in Italia. Per il "pirata", questo il suo soprannome,
il decreto di espulsione dalla Libia è arrivato con la condanna
all'ergastolo per terrorismo e fiancheggiamento dei separatisti.
In Italia Lolli era finito indagato nel 2010 per una serie di
truffe sulle vendite di yacht di lusso.
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