Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

No al razzismo nel calcio giovanile

No al razzismo nel calcio giovanile

In Emilia tante iniziative per educare contro la discriminazione

BOLOGNA, 11 novembre 2019, 09:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Genitori 'sfrattati', segno nero sul volto di tutti i tesserati, squadre ritirate a match in corso. Il razzismo nello sport si combatte anche così in Emilia, dove si susseguono sui campi di calcio giovanile iniziative educative per reagire alle discriminazioni. In provincia di Modena c'era stato il caso del Gaggio, con l'allenatore che aveva deciso di richiamare i suoi Giovanissimi dopo gli insulti a un giocatore di colore. Sempre nel Modenese gli Allievi del San Paolo hanno deciso di dare una risposta alle offese razziste arrivate a un arbitro dalla tribuna dove erano presenti i genitori. La società, dopo averne parlato coi calciatori, si è inventata la 'giornata di squalifica' al pubblico: gara successiva a porte chiuse per impartire una lezione. A Bologna, invece, un'intera società si è mobilitata dopo che un ragazzino di 8 anni era stato preso di mira da un avversario: tutti i tesserati della Murri Calcio, dai piccoli alla Terza Categoria, hanno giocato con un segno nero sulle guance.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza