Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pilota morì, Lamborghini deve risarcire

Pilota morì, Lamborghini deve risarcire

Nel 2013 in Francia. Tribunale: in gara violate norme prudenza

MILANO, 13 settembre 2019, 20:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Tribunale civile di Bologna ha condannato Lamborghini spa a risarcire con 450 mila euro, più interessi legali, il padre di Andrea Mamè, pilota milanese di 41 anni morto il 30 giugno 2013 sul circuito francese Paul Ricard a Le Castellet, durante il primo giro di una corsa del 'Lamborghini Blancpain Super Trofeo', riservata alle vetture della Casa del Toro. In quella gara, per il giudice, ci fu una "violazione delle norme di prudenza". Antonio Mamè ha intentato la causa assistito dai legali Marco Baroncini e Silvia Gavioli.

 "'L'affermazione di responsabilità - commenta l'avvocato Gabriele Bordoni, difensore di Lamborghini - passa attraverso due concetti che respingiamo. Da un lato è
stata considerata Lamborghini preposta al direttore di gara, cosa esclusa dal giudice penale, e poi è stata valutata una responsabilità del direttore di gara, quando invece è stato assolto in due gradi sempre in sede penale. Dall'altra parte nella sentenza si parla di una pretesa pericolosità nel circuito di Le Castellet che viceversa è da sempre omologato Fia non solo per le gare del tipo di quella che si era tenuta quel giorno, ma anche per le gare di F1. Difficile immaginarne la pericolosità".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza