Una vera e propria azienda
dello spaccio di droga a conduzione familiare quella scoperta
dai Carabinieri in un campo nomadi di Reggio Emilia. Ieri è
scattato il blitz nel campo di via Antonio da Genova dove i
militari della compagnia di Guastalla e Gattatico - supportati
dal 5/o Reggimento di Bologna - hanno dato esecuzione a sei
misure cautelari nei confronti di 6 persone sinti: 4 gravate
dagli arresti domiciliari e 2 dall'obbligo di firma.
L'indagine era stata avviata nel dicembre 2017 in seguito ad
una confessione fatta a un amico - il quale poi si era rivolto
ai Carabinieri - da parte della compagna, oggi nascosta in una
località protetta col figlio, di uno degli arrestati che la
minacciava e costringeva allo spaccio. Allora furono sequestrati
oltre 1,2 chili tra hashish e cocaina, circa 2.000 euro in
banconote false da 50 euro e un fucile senza matricola. Ieri i
militari hanno trovato 100 grammi di hashish, 1.200 euro in
contanti, 6 carnet di assegni proventi di furto e 2 proiettili.
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