L'hanno fatto con Modugno e con
Celentano, l'anno scorso erano con tutte le donne di Faber.
Questa volta il ripasso generazionale sceglie Lucio Battisti, di
cui ricorre il ventennale della scomparsa. Lunedì 9 luglio, alle
21 al teatro Diego Fabbri di Forlì, l'omaggio 'Pensieri e
parole' del Ravenna Festival si avvale del front-man Peppe
Servillo e del contributo virtuoso di cinque fra i migliori
jazzisti in attività: sax e arrangiamenti di Javier Girotto,
Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castro al contrabbasso,
Alessandro Gwis e Mattia Barbieri rispettivamente al pianoforte
e alla batteria.
Il risultato è un mosaico sonoro in venti canzoni, da 'Il mio
canto libero' a 'E penso a te', per un percorso al crocevia fra
improvvisazione jazz e mondo della canzone. Battisti - spiega
Servillo - era "popolare e sofisticato, italiano e solitario,
costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente
patrimonio di tutti".
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