Si è aperto il processo per il
crac della vecchia Cassa Risparmio Ferrara, legato all'aumento
di capitale del 2011, per 150 milioni di euro, ritenuto
dall'accusa approvato falsificando i prospetti. Sarà un maxi
processo: 12 imputati, 120 testimoni chiamati in aula e
soprattutto 2.500 richieste di parte civile, gli ex azionisti e
obbligazionisti "azzerati", rimasti senza più risparmi, i cui
legali hanno fatto la fila oggi in aula per chiedere la
costituzione.
Il tribunale ha fissato il calendario prima della pausa
estiva (prossime udienze 25 giugno, 9, 16 e 23 luglio), per
superare le questioni preliminari e poi il processo entrerà nel
vivo da settembre: la conclusione è prevista non prima della
primavera 2019.
I reati contestati vanno dal falso in prospetto, aggiotaggio e
ostacolo alla vigilanza (di Consob e BankItalia che sono parte
civile), reati legati all'operazione dell'aumento di capitale e
la bancarotta patrimoniale per fittizietà del patrimonio.
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